Anna Moffo

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Tre anni fa, il 9 marzo 2006, Anna Moffo moriva a New York. Alla voce dal timbro seducente e fascinoso univa una bellezza che forse non ha avuto e non ha eguali nel mondo dell’opera, di quelle che sono al di sopra dei canoni del tempo e che anche oggi riuscirebbe a sconfiggere quella delle bellissime venute dall’Est. Nata negli USA da famiglia italiana, venne in Italia grazie a una borsa di studio e debuttò a Spoleto nel Don Pasquale.

Un'immagine giovanile di Anna Moffo

Un'immagine giovanile di Anna Moffo

Nel 1956 la Rai la scritturò per una Butterfly televisiva con la regia di Mario Lanfranchi che divenne suo marito l’anno successivo. Ecco un inserto da questa produzione:

Poco dopo debuttò alla Scala, all’Opera di Vienna, al Festival di Salisburgo e iniziò una serie di incisioni per la RCA e la Emi (tra cui le Nozze di Figaro dirette da Giulini). Al 1958 risale questa Serva Padrona:

Tante incisioni soprattutto presso la RCA in tanti ruoli, forse troppi, si susseguirono fino agli inizi degli anni 70.

La Moffo con il producer Richard Mohr (a sin.) negli studi della RCA di Roma, durante la registrazione del Rigoletto diretto da Solti nel 1963

La Moffo con il producer Richard Mohr (a sin.) negli studi della RCA di Roma, durante la registrazione del Rigoletto diretto da Solti nel 1963 (foto RCA)

Una delle più riuscite fu La Rondine di Puccini, in cui fu una Magda ineguagliata.

Discussa fu la sua partecipazione ad alcuni film di scarso valore cinematografico, che sfruttavano il nome e la bellezza di lei. A quegli anni risale la sua partecipazione a una puntata di  Canzonissima tv: bisogna dire che il fascino della Moffo mette k.o. anche la giovanissima e attraente Carrà. Siamo nel 1970:

Era ancora incantevole  in questa esibizione dell’aria di Giuditta “Meine Lippen…”, oggi cavallo di battaglia della Netrebko: con la Moffo però è di una sottilissima seduzione e di un fascino irresistibile:

La bellezza non la abbandonò mai, neppure quando fu duramente provata dalla lotta contro un male che non perdona.

Anna Moffo nel 2004
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24 Risposte to “Anna Moffo”

  1. ivano Says:

    Anna Moffo aveva un fascino unico, un modo di muoversi e di cantare che non ho più ritrovato in nessuna.
    Me la ricordo con piacere e ammirazione conservo tutto di lei e ammiro molto quei suoi occhi meravigliosi!!
    Grazie anna per quello che ci hai dato!!

    Ivano

  2. Antonello Says:

    on avevamo la televisione a casa, ma quando sapevamo che Anna era ospite in qualche trasmissione televisiva scappavamo al bar del paese per vederla cantare. Avevo 13 anni ed assieme ad altri coetani amavamo
    Anna e la sua voce. Ci manchi tanto Anna.

    Antonello

  3. Roberto Mastrosimone Says:

    Grazie, Antonello, di questo intervento, che ci riporta a una tv senza decoder, senza tessere, senza pollai politici…in compenso si poteva vedere e ascoltare Anna Moffo…. Bei tempi!

  4. giuseppe Says:

    Grazie Roberto per aver ricordato Anna Moffo, una cantante che ho sempre ammirato. A proposito delle sue incisioni dici che, forse, ha inciso troppo…Hai dato un’occhiata alle incisioni di alcuni suoi colleghi (molti coevi)? Carreras, Domingo, Ricciarelli, Baltsa, Obraztsova, Studer tanto per fare qualche nome…Anna Moffo, pur con qualche problema di tanto in tanto, non ha lasciato registrazioni orrende come molti grandi…a parte l’incantevole Magda, reputo eccellenti le registrazioni di Traviata, Bohème, Luisa Miller, Nozze di Figaro, Orfeo, Lucia, Rigoletto…La sua Violetta, Nannetta e Susanna sono, a mio avviso, di riferimento. E se ascoltiamo la sua ‘Carmen’, anche se il registro della voce è alquanto leggero, la Moffo dimostra classe e si percepisce che nulla è improvvisato anzi diligentemente osservato e studiato. La Moffo fa suo il personaggio…in ogni caso molto molto meglio di Julia Miguenes Jones nella ‘Carmen’di Rosi della tanto decantata de Los Angeles (soprano anch’essa) che di Carmen offre una lettura sbiancata, senza un pizzico di sensualità, una sorta di Mimì in costune gitano. Altre testimonianze discografiche degli anni 70 (quando aveva ‘perso la voce’, ha detto qualcuno che l’ha ricordata appena al TG RAI), Iphigenia, Hansel, Lucia,Eudoxie, propongono un’artista notevole, ancora in gamba, con una voce che dimostra un certo indurimento, ma ancora duttile, attenta e con soluzioni di gusto (ascoltare a proposito il suo disco di arie francesi diretto da Maag). La sua Thais dimostra certamente un declino vocale, forse avrebbe fatto meglio a non inciderla, ma non vorrei esagerare: il personaggio e ben centrato, il fraseggio sempre bello, l’nterpretazione c’è insomma – malgrado i suoni talvolta duri e sgradevoli. Tutto sommato però – a mio parere – l’interpretazione è di gran lunga migliore della coeva Thais di Beverly Sills, sempre tremolante e belante senza un milligrammo di sensualità. L’ultima incisione ufficiale di Anna Moffo ‘L’Amore dei tre re’ la trovo abbastanza buona, pur con i limiti vocali dei quali ho parlato. Vorrei accennare anche alla grande bravura della Moffo nel cantare in maniera sciolta, senza mostrare alcuna difficoltà in italiano, francese, tedesco ed anche…napoletano. Anna Moffo è stata ingiustamente sottovalutata e dimenticata in Italia (dopo il boum e la gloria degli anni sessanta)…un pubblico , la stampa e certo giornalismo crudele tendevano a dare di lei un quadro di un’artista distratta, superficiale, attenta solo alla sua bellezza e non di una valente cantante. Meno male che esistono documenti sonori che smentiscono ampiamente questa critica tendenziosa. A chi ha parlato male della Moffo farei ascoltare molte registrazioni degli ultimi vent’anni di tanti osannati artisti (Bocelli e Bartoli comnpresi). E’vero, attorno alla Moffo c’era già uno star system (da non compare a quello sfacciato e vergognoso comunque dei nostri tempi), forse più di altri suoi colleghi celebri, ma non si può assolutamente disconoscere a questa grande artista uno studio, un’ottima scuola, una grande intelligenza e sensibilità. Grazie ancora Roberto di averla ricordata. Giuseppe

  5. Roberto Mastrosimone Says:

    Grazie a te, Giuseppe, di questo tuo intervento bello e ben documentato.

  6. Matteo Says:

    L’incisione di Lucia di Lammermoor con Bergonzi diretta da Pretre è la miglior Lucia che abbia mai sentito… La Moffo era una grande cantante. Il suo gusto e la sua rafinatezza e ricerca del bello e del particolare sono favolose… a parte ovviamente al calore della voce, timbro unico e stupendo! Penso che molte cantanti di oggi dovrebbero tenerela presente e studiare molto di più il modo di cantare di questa grande musicista…

  7. egle Says:

    concordo con Matteo. La Lucia di Lammermoor della Moffo é la migliore in circolazione

  8. emilio Says:

    Anna, la prima volta che andai alla Scala, avevo appena finito il liceo, mi accompagnò mio padre, era una delle poche volte che usciva la sera, tu cantavi nella Butterfly…mio padre era molto commosso. Ora che sto lavorando a un libro sugli artisti che hanno amato Puccini, non pensavo di poter avere anche te, vicino alla Melis, alla Ponselle, alla Cobelli, alla….ricordata da chi ti ha conosciuto bene… ma tramite un giro di inattesi contatti la cosa avverrà, in un luogo vicino a dove riposa la Tebaldi, dove vive….

  9. Paolo Says:

    Anna Moffo. Solo una parola: indimenticabile.

  10. emilio Says:

    Cara Anna,
    e l’ incontro è avvenuto con l’ uomo straordinario che tu hai conosciuto al tuo arrivo, che ti ha sposato quasi subito, introdotto nel mondo dell’ opera e del cinema…so che vi siete lasciati per varie ragioni, lavori in luoghi distanti ed altre….ma ti ricorda come bellissima – e certo di donne se ne intende – ed è stato anche un matrimonio lungo, nel difficile ambiente dello spettacolo. E mi ha prestato una foto di voi due insieme, curiosamente pensierosi, ed entrerà nel libro…

  11. lucia Says:

    è un bel ricordo della mia giovinezza finalmente una bellissima donna che cantava lirica ed era fantastica anche nell’eseguire canzoni di musica leggera è da poco che ho internet e questa ricerca è stata fra le prime, da anni mi chiedevo cosa fosse successo di Anna Moffo, complimenti a chi ha messo queste informazion in rete. Concordo con quanto dicono altre persone, Anna una cantante bravissima e raffinata, con un fascino unico. Amo in generale la musica classica ed in particolare Puccini ed ho un bellissimo ricordo di Anna in Butterfly.

  12. Graziella Castelletti Says:

    Che dire! Stupenda, sia la voce la la folgorante bellezza fisica unita al fascino di stampo latino.

    Non ero a conoscenza che Anna non ci fosse pù! Un tonfo allo stomaco.

    Questa donna è un esempio per tutte quelle donnine, che sbarcano in Italia, convinte solo di farsi strada senza saper far nulla ma solo con, scusate, mostra di parti anatomiche più in voga.
    Che squallore.
    Viva Anna, sempre in mezzo a noi

    Graziella Castelletti Direttore The Liszt Project.

  13. Andrea Says:

    Sono cresciuto con Anna Moffo e il suo Show.
    Oggi nessuno lo ricorda, ma la Moffo ebbe il suo show settimanale in Rai per ben 13 anni. Uno spettacolo tutto incentrato su di lei e sulla sua arte, nel quale lei conduceva, cantava, suonava il piano e…ballava pure, sempre con una quella grazia che la natura le aveva regalato, insieme alla luminosa bellezza.

    Fu una specie di educazione artistico sentimentale che ha lasciato un segno tangibile, e mi dispiace vedere che la grande Anna, “La Moffo”, “La Bellissima” sia stata dimenticata cosi velocemente.
    Anche in occasione della sua morte nulla è stato fatto per ricordarla. Rimangono solo le repliche che la Rai manda di tanto in tanto sui canali digitali, in orari da lupi e vampiri.

  14. Maurizio Says:

    Signora Anna Moffo ,l’ho vista una volta in televisione, non l’ho più dimenticata. Non la dimenticherò mai.

  15. Giovanni Tenca Says:

    Madre Natura è riuscita una sola volta a partorire un simile, smagliante miracolo: quello di Anna Moffo, la cui bellezza era tale da offuscare persino quella della mitica dea Venere.

  16. Walter Dossi Says:

    Anna Moffo? Una bellissima dea che sapeva cantare, recitare, danzare e suonare il piano divinamente! Scandaloso come la Rai e tutti i media in generale, abbiano dimenticato una simile artista di qualità unica!

  17. Giovanni Tenca Says:

    Sono d’accordo con Walter! I media dovrebbero rimediare all’imperdonabile mancanza e riportare sugli schermi questa unica, bellissima, versatile figura femminile.

  18. Giovanni Tenca Says:

    E aggiungo: dare meno spazio alle attricette da quattro soldi, capaci solo di mostrare le gambe e le farfalline all’inguine.

  19. Giovanni Tenca Says:

    Per ricordare questa bellissima e bravissima artisa del bel canto, bisognerebbe che i media si decidessero a trasmettere le opere da lei interpretate nel corso della sua vita! Mediaset e Rai decidetevi e lasciate perdere le cavolate che spesso ci propinate, atte solo ad appesantire le palpebre.

  20. Valerio Caso Says:

    Di Anna Moffo avevo un lontano ricordo televisivo. Ora apprezzo la grandezza dell’artista, in tutti i sensi, unitamente alla grazia e classe che ha sempre mostrato. In più il timbro di voce incomparabile. Vorrei sapere come comprare il libro che la racconta.

  21. accadde…oggi: nel 1932 nasce Anna Moffo | daniela e dintorni Says:

    […] https://musicofilia.wordpress.com/2009/03/09/anna-moffo/ […]

  22. Silvano Says:

    Bravo! Per fortuna c’è la biografia scritta da Mario Genesi che ricostruisce la sua biografia artistica veda cui appare che chiunque fosse sorto come cantante all’epoca della Callas sarebbe stato oscurato da costei…Ma oggi a distanza di tempo, pian piano si evince e capisce anche l importanza ricoperta dalla Moffo autentica “soprano on wheels” o “soprano on air” per i numerosi viaggi intercontinentali e le stellari scritture nel mondo di cui a stento si riesce a carpire il quadro data la loro densità….

  23. Roberto Mastrosimone Says:

    Grazie del commento.

  24. “Falstaff” di Verdi (Rai,1956) su Rai 5 | Wanderer's Blog Says:

    […] https://musicofilia.wordpress.com/2009/03/09/anna-moffo/ […]

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