Auguri per un felicissimo e musicalissimo 2010!
Perché siano più efficaci ho chiesto aiuto ad alcuni “grandi” 🙂
Auguri per un felicissimo e musicalissimo 2010!
Perché siano più efficaci ho chiesto aiuto ad alcuni “grandi” 🙂
Georges Prêtre non è ancora salito sul podio dei Wiener Philharmoniker e non si è ancora rivolto al pubblico con il consueto “Prosit Neujahr” e già è annunciato il nome di chi dirigerà il Concerto di Capodanno 2011. Sarà Franz Welser-Möst, il direttore austriaco attualmente a capo della Cleveland e dal prossimo autunno direttore della Wiener Staatsoper. Il programma del concerto è visibile qui: https://musicofilia.wordpress.com/2010/11/29/neujarskonzert-der-wiener-philharmoniker-2011concerto-di-capodanno-2011-da-vienna-ecco
Intanto propongo uno stuzzichino:
Da oggi in edicola parte una nuova collana della DE AGOSTINI: Invito alla Classica in DVD. Ogni numero sarà composto da un fascicoletto di presentazione allegato a un DVD di musica classica. Il primo numero già in edicola al prezzo di 6,99 euro è dedicato a Herbert von Karajan: le Sinfonie 7,8 e 9 di Beethoven. La prossima uscita, tra 15 giorni, sarà dedicata a Mahler (Quarta e Quinta Sinfonia) diretto da Bernstein. Seguirà, sempre con cadenza quindicinale, un DVD dedicato a Carlos Kleiber. Dal prossimo numero il prezzo sarà di 12,99 euro. Il piano dell’opera prevede 60 numeri.
Auguri a tutti di un felice e sereno Natale!!!
Premetto che ho seguito il concerto in diretta web e che posso solo limitarmi alle impressioni ricevute da tale surrogato.
Juraj Valčuha ha inaugurato il suo incarico con l’OSN Rai con un concerto che non è improprio definire una festa in musica. Ha scelto il repertorio che è divenuto per tradizione colonna sonora di ogni Capodanno, grazie al Neujahrskonzert dei Wiener Philharmoniker: le musiche di Johann jr. e Joseph Strauss. Ho sempre pensato che al di là delle apparenze siano pagine di difficile esecuzione e non è raro assistere a performance tutt’altro che perfette anche da parte di compagini blasonate. Il concerto di ieri sera mi è sembrato davvero eccellente, degno del miglior Capodanno viennese, anzi, considerando che negli ultimi anni la scelta dei direttori a Vienna è poco pertinente, in spietata e spesso vincente concorrenza. L’ Orchestra, galvanizzata dalla felicità di avere (ed era ora!!!) nuovamente un direttore principale, dalla verve e dal brio di Valčuha, dalla festa e da un repertorio che dà la gioia di far musica e di ascoltarla, ha superato se stessa, non sono mancate le gags che sono usuali a Vienna, nonché il bis finale. Valčuha, essendo di Bratislava, ha queste musiche nel sangue, forse dà un eccesso di brio e nel programma non ha equilibrato il dosaggio, mettendo di seguito troppe polke veloci (qualche polka mazur ci sarebbe stata benissimo), comunque se l’effetto doveva essere quello di elettrizzare il pubblico, reale e virtuale, l’obiettivo è stato raggiunto.
Qualche considerazione sulla diretta web, su cui finora non mi sono mai pronunciato, non avendola ancora sperimentata. Be’, c’è l’emozione della diretta: è indubbio. Un po’ come essere in sala, soprattutto per chi come me la frequenta da più di 40 anni. Certo la qualità, soprattutto video, deve essere assolutamente migliorata, c’è altrimenti il rischio che l’iniziativa non abbia i consensi che meriterebbe. Ho avuto la sensazione, ma spero di sbagliare, che da quando c’è questa diretta web si sia deciso di non fare più riprese tv. È vero che poi finiscono col prender polvere negli archivi, ma sarebbe ora di cambiare decisamente rotta. Possibile che in più di 200 canali di digitale terrestre non trovi diritto di cittadinanza un canale dedicato alla musica classica? Non esistono alternative al calcio e alle continue dissertazioni sul medesimo, alla cosiddetta informazione politica, ai telefilm demenziali, alle televendite e al riciclaggio di vecchie trasmissioni? Tenere in vita un’Orchestra Sinfonica e programmare stagioni concertistiche costa un occhio della testa: perché non valorizzare come si deve questo patrimonio? Mah, chissà se queste domande avranno mai una risposta che non siano le solite tiritere che ormai non convincono più nessuno.