Archive for gennaio 2010

La Folle Journée de Nantes su Arté

gennaio 31, 2010

Chi ha la possibilità di ricevere la rete francotedesca Arté non rinunci alla Folle Journée 2010 dedicata quest’anno a Chopin. Musica dalle 9:45 alle 20:30. Una autentica abboffata.

Il programma dettagliato è sul sito.

Nicola Luisotti e Leonidas Kavakos alla OSN Rai

gennaio 30, 2010

Nicola Luisotti

La prima cosa che colpisce di Nicola Luisotti è il sorriso cordiale e sincero, di quelli che ispirano subito fiducia, che immediatamente gli brilla in volto, poi l’atteggiamento empatico con cui si rapporta con orchestrali e solisti. Il modo di porgersi più idoneo per chi svolge la sua attività oggi. Credo che l’OSN ne sia rimasta conquistata a giudicare dalla ottima Quarta Sinfonia di Brahms eseguita nella seconda parte del programma. A mia memoria forse la migliore da me ascoltata da questa Orchestra che tale pagina ha in repertorio sin dal primo concerto della sua storia. È direttore principale dell’Opera di S.Francisco e primo direttore ospite della Tokio Symphony: un’ulteriore prova che all’estero sanno riconoscere subito i nostri bravi direttori e non se li fanno sfuggire. È al suo debutto con l’OSN e spero che la collaborazione con essa diventi una costante. Nella Quarta ha fatto emergere notevolmente la cifra cameristica del sinfonismo brahmsiano nei dialoghi curatissimi tra le varie parti dell’orchestra (ottime le prime parti, soprattutto Marco Jorino al flauto ed Enrico Maria Baroni al clarinetto). Splendida la “ciaccona” finale in cui ogni variazione trovava la sua esatta caratterizzazione.  Aggiungerei anche la appassionata cantabilità degli archi, soprattutto negli interventi dei violoncelli, in cui forse è facile riconoscere il direttore italiano d’opera, sensibile alle ragioni del canto e della melodia.  Davvero una performance da ricordare.

Nella prima parte l’attenzione si focalizzava sul grande Leonidas Kavakos solista del Concerto in re per violino e orchestra di Stravinskij.

Leonidas Kavakos

È uno dei maggiori virtuosi d’oggi e conta numerosi fans nel pubblico torinese che accorrono ogni volta ad applaudirlo. Perfetta l’esecuzione e la sintonia con direttore e orchestra.

A introdurre il programma Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij, proposto nella versione di Rimskij-Korsakov, brano che ha sostituito (ne ignoro la causa) il previsto (nella prima redazione) BWV 1043 che, a mio parere, meglio si coniugava al resto sottolineandone la legacy bachiana.

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Rossini LA CENERENTOLA

gennaio 25, 2010

Prima scena del'opera "La Cenerentola"

Il 25 gennaio 1817 andava in scena al Teatro Valle di Roma La Cenerentola ossia la bontà in trionfo di Gioachino Rossini, su libretto di Jacopo Ferretti.

Il Teatro Valle (esterno) oggi.

L’Autore l’aveva musicata in tre settimane, avvalendosi della collaborazione di Luca Agolini, che compose i recitativi secchi e le arie di Alidoro e Tisbe. Prima interprete fu Geltrude Righetti Giorgi (già prima interprete del Barbiere). Accoglienza tiepida dovuta anche alle performance poco brillanti degli interpreti, che non avevano avuto tempo a sufficienza per prepararsi.

Teatro Valle (interno) oggi.

Per la ripresa al Teatro Apollo di Roma l’aria di Alidoro composta da Agolini fu sostituita con l’aria Là del cielo..., che oggi solitamente si esegue. L’opera trionfò e fu una delle più eseguite nel corso dell’Ottocento.

Ci sono modifiche al soggetto da cui è tratta: viene tolto l’elemento magico, sia perché non gradito al pubblico romano, sia perché non sentito da Rossini. La scarpetta viene sostituita con un braccialetto (uno smaniglio), perché la censura papalina vietava che le donne in scena scoprissero la gamba o anche solo il polpaccio. Questa sostituzione fu tanto criticata anche da Stendhal, rossiniano convinto, che manifestò ostilità nei confronti di quest’opera.

Ecco un’antologia con edizioni varie:

Dopo la Sinfonia (presa dall’opera La Gazzetta) la prima scena introduce la canzone di Cenerentola (Una volta c’era un re…), larmoyante, anche se subito ironizzata dalle sorellastre.

La cavatina “Miei rampolli femminini” introduce Don Magnifico, patrigno di Cenerentola e basso buffo dell’opera.

Entra Don Ramiro, travestito da paggio, ed è colpo di fulmine con Angelina:

È poi la volta di Dandini, travestito da principe, e del seguito:

Il Quintetto “Nel volto estatico” è uno dei capolavori assoluti del teatro rossiniano e non solo:

Ed ecco la famosa aria di Alidoro:

Il duetto tra Ramiro e Dandini, poi quartetto con Tisbe e Clorinda, è un vero gioiello, che incantò anche Stendhal:

Davvero vertiginoso il finale del primo atto:

La comicissima aria di Don Magnifico apre il secondo atto:

L’aria di Ramiro “Sì, ritrovarla” dà modo al tenore di esibire il suo virtuosismo canoro:

Il duetto Dandini-Don Magnifico è un vero capolavoro di comicità:

E adesso forse il momento più alto di tutta l’opera:

Ma Rossini in quest’opera non finisce mai di stupire:

Ed infine oltre al trionfo della bontà, ci sia anche con Elina Garanča anche quello della bellezza assoluta 😉

Hüseyin Sermet e Alpaslan Ertüngealp alla OSN Rai

gennaio 22, 2010

Programma russo, di quelli che attraggono il pubblico, nel 12° concerto della Stagione Rai. Ciaikovski e Rachmaninov sono da sempre due musicisti tanto amati dal pubblico quanto bistrattati, almeno in passato e in Italia, da critici e storici della musica che in obbedienza alla loro estetica li censuravano senza pietà. Oggi qualcosa è cambiato nella critica, il pubblico continua ad amarli e inserirli in un programma è scelta strategica per riempir la sala o quasi. Il Primo Concerto op.23 di Ciaikovski è uno dei brani più conosciuti e popolari del classico, forse la popolarità di massa si limita all’incipit, comunque nella hit parade della musica classica occupa uno dei primi posti. È nel repertorio di tutti i grandi pianisti e anche dei giovani in via di affermazione. A eseguirlo all’Auditorium Toscanini Hüseyin Sermet, 55enne pianista turco di formazione e affermazione francese.

Hüseyin Sermet

A dirigere Alpaslan Ertüngealp, anche lui nato in Turchia 40 anni fa ma di formazione e carriera ungheresi. Entrambi hanno dato un’interpretazione che evitava l’enfasi che insidia la pagina e che facilmente porta gli esecutori a spingere il pedale del sentimentalismo di facile effetto e presa sul pubblico.

Alpaslan Ertüngealp

Stesso pudore espressivo nella Seconda Sinfonia op. 27 di Sergei Rachmaninov, la più eseguita e celebre delle tre composte dal compositore russo. Una bella esecuzione che teneva a freno il canto degli archi, che rischia spesso in questa composizione di strabordare, facendo risaltare gli interventi dei fiati. Una dimostrazione ulteriore che se si evitano performance anema e core queste pagine non appartengono a quella musica di facile effetto che fece torcere il naso (e forse lo fa ancora torcere) a tanti esteti.

Per caso (o forse no?) entrambe le pagine scelte per questo concerto furono composte dai musicisti a 34 anni di età.

111 Years of Deutsche Grammophon

gennaio 21, 2010

Il Box di 55 CD della DGG

Nel 1898 veniva fondata ad Hannover la Deutsche Grammophon Gesellschaft. A fondarla fu Emile Berliner, imprenditore statunitense originario di Hannover. Ebbe così inizio la vita di quella che diverrà l’etichetta più prestigiosa della musica classica. Nel 1941 fu acquistata dal gruppo Siemens, che nel 1962 formò una joint venture con la PPI (Philips Phonografische Industrie) dando vita alla DGG/PPI Record, che diverrà nel 1972 PolyGram (il gruppo nel 1979 acquisirà anche la Decca). Attualmente il tutto fa parte della Universal Music Group, sussidiaria della francese Vivendi SA. Alla gloriosa etichetta gialla sono associati i nomi dei maggiori interpreti del classico. Per festeggiare i 111 anni (le inventano proprio tutte!) ecco varie iniziative tra cui questo maxibox con 55 CD. Una vera orgia per chi ama questo genere di pubblicazioni. Non è esagerato affermare che anni fa sarebbe stata la discoteca di una vita, oggi la si può portare a casa in solo colpo e a prezzi decisamente bassi. Clickando sul link azzurro si può osservare il contenuto del box, su cui non sto a dilungarmi. Tengo a precisare che ho scelto il sito dell’Arkivmusic solo per comodità e completezza di consultazione: non costituisce consiglio commerciale, sia perché essendo extra UE comporterebbe il pagamento dei dazi alla consegna, sia perché on line ci sono offerte di gran lunga più convenienti.

Il contenuto del box