Archive for dicembre 2011

BUON ANNO!!!!

dicembre 31, 2011

Un felice e sereno 2012 a tutti!!!

 

Capodanno musicale in tv

dicembre 30, 2011

 

Qualche indicazione degli appuntamenti musicali televisivi per terminare il 2011 e iniziare il 2012:

– Domani 31 dicembre:

alle 16:15 su Arté il Concerto per il 75° anniversario della Israel Philharmonic diretta da Zubin Mehta.

alle 17:00 sulla MDR dalla Gewandhaus di Lipsia la Nona di Beethoven diretta da Chailly.

alle 18:30 su ARD Das Erste il tradizionale Silvesterkonzert dei Berliner Philharmoniker. Dirige Simon Rattle, Evgenij Kissin sarà solista nel Concerto in la minore di Grieg.

in concorrenza su Arté alle 18:35 Omaggio a Petipa dal Marinskij di S.Pietroburgo.

– Domenica 1° gennaio:

alle 8:15 su WDR la Nona di Beethoven diretta da Saraste

alle 9:41 🙂 su Rai 5 Il Pipistrello di Johann Strauss jr. diretto da Carlos Kleiber

alle 11:15 su ZDF o su ORF2 la diretta del Concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker. La Rai lo trasmetterà in differita su Rai 2 alle 13:45 e su Rai 5 alle 19:00.

alle 12:25 su Rai 1 o su Arté il Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia. Arté lo replicherà in differita alle 18:40.

alle 22:15 su MDR un Concerto che festeggia i 20 anni della rete tedesca.

Non è proprio tutto, ma ce n’è già abbastanza.

Non mi resta che augurare una buona fine e un miglior principio di anno.

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Gennaio lirico su Rai 5

dicembre 28, 2011

Già disponibile on line la programmazione lirica di Rai 5 per il mese di gennaio 2012.

http://www.rai.it/dl/Rai5/programma.html?ContentItem-f3631330-ff79-4ffe-b2a9-294eb518f1f2

Cartellone dedicato all’opera buffa. Il giorno di Capodanno un regalo per tutti: Il pipistrello di Johann Strauss jr. in una edizione di lusso diretta da Carlos Kleiber! Speriamo che porti bene 🙂

 

SPARTACUS di Aram Khachaturian

dicembre 27, 2011

Teatro Marinskij di S.Pietroburgo

27 dicembre 1956: va in scena per la prima volta al Teatro Kirov (oggi Marinskij) di Leningrado (oggi S.Pietroburgo) il balletto Spartacus di Aram Khachaturian. È con Gayaneh la composizione più famosa del compositore sovietico. La pagina più conosciuta del balletto è l’Adagio di Spartacus e Phrigia.

“Mettiamoci all’opera” con Pupo su Raiuno

dicembre 26, 2011

Nel periodo tra Natale e l’Epifania, quando l’audience è in calo fisiologico, la Rai fa la buona azione di dedicare due serate all’opera lirica. Ovviamente lo fa a modo suo, con un talent show già trasmesso in passato (l’ultima volta a giugno e fu un flop) dal titolo Mettiamoci all’opera. Stavolta cambia presentatore: al posto di Fabrizio Frizzi nientemeno che Pupo! Sì, proprio lui. Raiuno 28 dicembre e 4 gennaio in prima serata. Però sembra che la puntata di mercoledì sia in forse: http://www.digital-sat.it/ds-news.php?id=2832

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È andata in onda regolarmente. Per vivacizzare e rendere forse un po’ più accattivante (si fa per dire) la serata Pupo è stato affiancato da Nina Senicar,

Nina Senicar

la quale, sebbene più coperta che nell’immagine qui sopra, finiva con l’essere probabilmente l’unica attrazione del programma. C’era nella giuria Chiara Taigi, ma relegata a ruolo di unica esperta del genere. Non sono riuscito ad andare oltre i 45 minuti di trasmissione, che mi è parsa di una noia mortale. Forse perché sono un appassionato del genere? Mi domando a questo punto che effetto possa fare a chi ne coltiva altri. Quando Raiuno affronta la lirica (rarissimamente, oltre a questo talent show c’è la presentazione del cartellone dell’Arena con la Clerici) lo fa come se maneggiasse materiale altamente esplosivo: presentatori che niente  ci azzeccano con l’opera, i quali si rivolgono al pubblico quasi scusandosi di proporre un genere siffatto. “Pensate che l’opera era il genere popolare il secolo scorso” dixit Pupo (forse non ricorda che l’attuale secolo è iniziato solo da poco più di 10 anni), “e adesso l’Haba  nera!” (poi qualcuno deve avergli detto che di nero l’Haba non ha nulla e che invece è una danza che ha a che fare con Cuba). A parte queste amenità :-(, temo che il programma non avvicini nessuno al mondo dell’opera, che qui viene svilito e banalizzato, e rischi di irritare i cultori del genere. Perché non trasmettere a questo punto un’opera completa?