Era rimasto nella mente, e forse nel cuore, di tutti coloro che seguono le Stagioni della OSN Rai quel concerto del 3 dicembre 2009 in cui James Conlon aveva debuttato sul podio dell’Orchestra. Avevo scritto all’occasione un post che mi permetto di segnalare a chi volesse leggerlo. Ci si era tutti augurati di rivederlo presto e l’occasione finalmente è giunta. È tornato a dirigere la Settima di Gustav Mahler, coda forse delle celebrazioni mahleriane che a Torino sono rimaste incompiute (se non sbaglio), come capita quando vengono distribuite fra più istituzioni. Conlon ha confermato l’ottima impressione di due anni e mezzo fa con una eccellente performance, in cui l’Orchestra ha dato veramente il massimo. D’altronde si tratta di uno dei migliori direttori attualmente in attività, inoltre Mahler è uno dei musicisti che ha interpretato maggiormente nel corso della sua lunga carriera. Un grande e meritatissimo successo per il Direttore e l’Orchestra. Conlon in una intervista definisce la OSN «Ottimo complesso, ci siamo capiti subito, spero di tornare a dirigerlo anche in futuro». Bene, Conlon spera di tornare in futuro, noi ascoltatori speriamo di rivederlo presto e spesso: chi ha orecchie per intendere intenda…..
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aprile 28, 2012 alle 12:50
Sono d’accordo con il tuo commento: solo un piccolo appunto sulla gestualità di James Conlon. Non l’ho sentita giusta. Per fortuna l’orchestra non era della mia opinione. Mi sai spiegare questa sensazione che ho avuto? Di solito guardare i gesti del direttore aiuta. Ieri sera se lo guardavo provavo un senso di inadeguatezza. Tutta colpa mia? Accetto anche questo verdetto, se mi viene dalla tua grande sapienza!!! Grazie.
aprile 28, 2012 alle 15:09
Sinceramente non ho fatto un gran caso al gesto di Conlon. Comunque la cosa fondamentale nel gesto è l’effetto che genera: se l’orchestra ha risposto bene vuol dire che andava bene. In altri termini il gesto è per gli orchestrali non per il pubblico. Non so ieri sera, ma giovedì l’Orchestra sembrava molto soddisfatta del lavoro svolto da Conlon, al punto da applaudirlo ripetutamente e calorosamente a fine concerto. Evidentemente il gesto di Conlon a loro andava benissimo 🙂
Vorrei aggiungere ancora che non sono moltissimi i direttori dalla gestualità esemplare: a me vengono in mente in primis Lorin Maazel, forse il direttore dal gesto perfetto, e nel passato Igor Markevich, veramente da manuale. In altri è spesso solo tanta apparenza e poca sostanza.
aprile 28, 2012 alle 18:09
Ti sei dimenticato di Alondra de la Parra! Secondo me la più brava. Ciao.
aprile 29, 2012 alle 00:02
…la più bella 😉
Ciao
ottobre 28, 2016 alle 12:59
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