A tutti, auguri di Buona Pasqua!!!
Archive for marzo 2013
BUONA PASQUA 2013
marzo 30, 2013LA CENERENTOLA di Rossini (ROF,2000) su Rai 5
marzo 30, 2013Come ho già segnalato, domani, 31 marzo 2013, sarà trasmessa su Rai 5 La Cenerentola di Rossini con la regia di Luca Ronconi, registrata al Palafestival di Pesaro nell’Agosto 2000. È quindi l’edizione con la Ganassi protagonista e non la Kasarova (1998). Accanto a lei Juan Diego Florez, Bruno Praticò (Don Magnifico), Nicola Ulivieri (Alidoro).
Dirige Carlo Rizzi.
Attenzione all‘orario di inizio: la guida programmi segnala ore 10:25, ma l’esperienza ha ormai insegnato che nei passaggi dall’ora solare alla legale e viceversa i responsabili di Rai 5 vanno nel pallone: finora hanno dimostrato di non avere le idee molto chiare in materia. Io consiglierei di sintonizzarsi già un paio di ore prima…..
Nel frattempo una recensione:
http://jcarreras.homestead.com/florezrevcenerentpesaro00.html
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Iniziata “regolarmente” alle 09:26 legali (equivalenti alle 08:26 solari) e non alle 10:25 come segnalato dalla guida programmi di Rai 5 e da premi il tasto rosso tanto pubblicizzato in questo periodo dalla Rai. Edizione molto bella dal punto di vista musicale con una Ganassi in stato di grazia e un Florez in piena forma. L’allestimento di Ronconi forse 15 anni fa, quando nacque, avrà “fatto discutere”, chissà forse anche scandalizzato?, oggi con quello che ormai siamo abituati a vedere nei templi della lirica appare persino di stampo tradizionale, in ogni caso è un esempio di come si possa con soluzioni originali rimanere fedelissimi e molto aderenti allo spirito dell’opera. L’edizione è per altro più che integrale, comprendendo anche i brani che Agolini compose per la prima assoluta (il coro Ah, della bella incognita e l’aria di Clorinda Sventurata! Mi credea).
Aprile 2013: cartellone lirico di Rai 5
marzo 28, 2013On line la programmazione lirica del mese di aprile 2013:
L’Antico Testamento sembra essere il filo conduttore.
Manca dal sito ufficiale la programmazione del 31 Marzo, giorno di Pasqua, che prevede la replica de “La Cenerentola” di Rossini trasmessa da Rai Storia la notte del compleanno di Luca Ronconi: è l’edizione del Palafestival di Pesaro con la di lui regia. Non so quanti, compiendo 80 anni, abbiano goduto in Rai dei festeggiamenti riservati a Ronconi, considerando che il Mosé e Faraone del 7 aprile è un po’ una sorta di prolunga. Un po’ sproporzionati pur considerando gli innegabili meriti del grande regista. A questo punto per i 200 anni di Wagner il prossimo maggio mi aspetterei come minimo l’integrale operistica, almeno dall‘Olandese in poi. E per Verdi? Be’, staremo a vedere….
WERTHER di Massenet al Teatro Superga di Nichelino (TO)
marzo 27, 2013La Stagione lirica al Teatro Superga prosegue con un altro titolo piuttosto inconsueto, almeno nelle istituzioni minori: il Werther di Jules Massenet. Come ho già rilevato, in questa stagione la Direzione artistica del Teatro ha dimostrato un coraggio, una volontà di rinnovamento che è encomiabile, soprattutto se si considerano i tempi grigi che stiamo attraversando. Ha anche voluto affiancare una breve stagione sinfonica di cinque appuntamenti. Constatare che in Italia c’è chi crede che la Cultura sia un motore di rilancio in momenti di crisi e non lo fa con le solite parole buttate lì in campagna elettorale, ma con fatti concreti e tangibili conforta e lascia sperare in un domani migliore. Questo giusto riconoscimento all’Assessore alla Cultura, che conosce il vero significato della parola, del comune di Nichelino mi è parso più che doveroso. Dunque il Werther. Scrivo subito che si è trattato di una bellissima edizione, ottima sotto tutti gli aspetti. Il merito ovviamente va a tutti gli interpreti, ma darei il merito principale al direttore d’orchestra Stefano Giaroli, animatore e presidente della Compagnia “Fantasia in re”, che al Superga è un po’ ormai di casa.

Stefano Giaroli
Credo che questo Werther sia stato un po’ un debutto, in quanto non mi risulta che lo avessero già rappresentato. Se così è, un debutto felicissimo. Giaroli ce l’ha messa proprio tutta. Evidentemente ama questa partitura (non so dargli torto, anzi condivido pienamente con lui), ne ha dato una lettura intensa, trascinante, appassionata e nello stesso tempo ricca di quelle nuances tipicamente francesi. Ha pienamente coinvolto l’Orchestra Sinfonica dei Cantieri, che ha dato una prova maiuscola sia nell’insieme che nelle prime parti. Così anche il cast vocale. Dal protagonista Alejandro Escobar, già applaudito in precedenti produzioni, ottimo Werther, applauditissimo nel Pourquoi me réveiller, ma efficacissimo già a partire da Je ne sais si je veille ou si je rêve encore!. Non di meno la Charlotte di Giorgia Bertagni, sempre misuratissima, mai sopra le righe neppure nel bellissimo Va! laisse couler mes larmes, che spesso viene impropriamente enfatizzato. Splendido poi il magico duetto au clair de lune, delicato fin dal Il faut nous separer. Donato Di Gioia è stato un Albert contenuto ed equilibrato. La bella Elena Rossi è una Sophie deliziosa e vivace, fresca e piena di brio senza smancerie.
Da menzionare ancora l’efficace Borgomastro di Luca Gallo, i simpatici Giovanni Maria Palmia e Massimiliano Catellani nelle parti di Schmidt e Johann, Agnese Bertani e Luca Giorgi in quelle di Kätchen e Brühlmann e le Voci Bianche della Corale Verdi di Parma nel ruolo dei Ragazzi. La regia di Maura Ippoliti è stato un raro esempio di sobrietà ed efficacia, di come si possa fare teatro senza stravolgere drammaturgie, ricorrere a stramberie, ma rispettando l’Autore e, diciamolo, anche il buon gusto e l’intelligenza degli spettatori. Cose tutto sommato elementari che nelle grandi istituzioni liriche hanno ormai dimenticato…
Yefim Bronfman alla Stagione OSN Rai
marzo 23, 2013
Yefim Bronfman ©D.Acosta
Sicuramente la principale attrattiva del 16° Concerto della Stagione in corso era la presenza di Yefim Bronfman. “Fima” Bronfman, 55 anni il mese prossimo, uzbeko di nascita, israeliano di adozione, cittadino USA dal 1989 è uno dei maggiori pianisti di oggi, uno dei più richiesti e applauditi in assoluto: martedì prossimo sarà al Festival di Pasqua di Salisburgo nel V di Beethoven con Thielemann sul podio. Aveva già collaborato con la Rai nel 1997 eseguendo il II di Prokof’ev:
Adesso il Secondo Concerto op.83 di Brahms, uno dei capisaldi di tutto il repertorio concertistico.
Grandissima interpretazione, una delle più belle da me ascoltate live, anche per merito di una Orchestra in perfetta simbiosi con il Solista, grazie alle cure assidue del sempre più bravo Juraj Valčuha, che mi pare in costante e inarrestabile maturazione artistica.
“Fima” Bronfman
Niente bis. Il Concerto era nella seconda parte della serata e Bronfman, abituato a pubblici di istituzioni ben più prestigiose (absit iniura verbis) incollati alle poltrone o in standing ovation non deve aver gradito la…walking ovation di gran parte della sala: si intuiva dai gesti eloquenti che scambiava con Valčuha, che parevano dire “sono rimasti solo quelli delle prime file…”, cosicché … tutti a nanna. (mi riferisco alla serata di giovedì 21 marzo)

Yefim Bronfman
La prima parte della serata comprendeva l’Ouverture D 644 Die Zauberharfe di Franz Schubert e la Seconda Sinfonia di Ludwig van Beethoven. Bellissime esecuzioni che evidenziano l’eccellente attività del direttore con l’Orchestra. Rimane da sperare che sia un connubio di lunga durata.
Mi si perdoni una pignoleria: il programma di sala segnala come ultima esecuzione Rai dell’Ouverture schubertiana il 13 dicembre 1968. Evidentemente fa riferimento al concerto inaugurale della Stagione 1968/69 in cui fu eseguita la Rosamunda. Solo che Mario Rossi scelse come ouverture alle musiche di scena l’ouverture da Alfonso und Estrella… Posso testimoniarlo 🙂 : era il primo concerto del mio primo abbonamento alle stagioni della orchestra Rai e … la prima volta non si scorda mai. Non so se ci siano state poi altre esecuzioni della Zauberharfe: comunque anche Klee nel dicembre 1994 introdusse con Alfonso und Estrella le musiche di scena di Rosamunda. Forse c’è la possibilità che si tratti di una prima?