Domani, 23 febbraio 2014, con repliche martedì pomeriggio e sabato preserale su Rai 5 andrà in onda Lucia di Lammermoor di Donizetti. Edizione registrata al Teatro alla Scala il 14 maggio 1992, con Stefano Ranzani sul podio, Pier’Alli alla regia e Mariella Devia, Vincenzo La Scola, Renato Bruson, Carlo Colombara nei ruoli principali.

Locandina dello spettacolo
Pier’Alli curò anche la ripresa televisiva. Il video è conosciuto anche perché distribuito in edicola in una collana economica. L’allestimento di Pier’Alli subentrava all’allestimento di Pier Luigi Pizzi degli anni 80, che aveva avuto Luciana Serra protagonista, e sarà ripreso almeno due volte prima di lasciar posto all’allestimento di Mary Zimmerman, importato dal Met, attualmente in scena in questi giorni a Milano. Avrebbe dovuto dirigerlo Gavazzeni, che però poche settimane prima rinunciò per motivi di salute, e la scelta cadde sul giovane Stefano Ranzani, assistente allora del Maestro.

“Cruda funesta smania”
Nel cast figura anche un giovanissimo Marco Berti nel ruolo di Arturo. Nel ruolo della protagonista alla Devia si alternava la Fabbricini. Si disse che le due cantanti avessero espresso il loro malcontento per la scelta di Gavazzeni di eliminare le cadenze virtuosistiche e rifarsi alla scrittura originale dell’opera. Il Maestro ne fu molto amareggiato e qualcuno ipotizzò che la sua rinuncia derivasse anche da queste dichiarazioni.

“Chi mi frena in tal momento”
La regia di Pier’Alli non gode di buona stampa. Elvio Giudici la valuta negativamente e anche Danilo Boaretto recensendo su OperaClick una ripresa nel 2006 così si esprime: “Quello di Pier’Alli è un allestimento nato nel 1992 che oggi mostra decisamente tutti i suoi anni, e forse anche qualcuno di più. Una lettura registica tesa ad accentuare le già cospicue frammentazioni evidenti nella pur ottima riduzione a libretto del Cammarano, rispetto al romanzo The Bride of Lammermoor di Scott. Una regia staticissima che demanda totalmente all’immagine scenica il compito di raccontare la Scozia di fine ‘600. Per certi versi potremmo anche definirla una regia “furba”; consapevole di quanto lo spartito donizettiano sia di per sé, sufficiente a descrivere meravigliosamente le atmosfere scozzese, le situazioni topiche del dramma, il carattere deciso dei personaggi”

“Spargi d’amaro pianto”
Il cast vocale è invece giustamente lodato, soprattutto Mariella Devia, ma anche il compianto Vincenzo La Scola e Renato Bruson.

“Fra poco a me ricovero”