Domani su Rai 5 in prima serata Il Trovatore di Verdi andato in scena recentemente al Teatro alla Scala. L’allestimento firmato Hugo de Ana non è una novità: è lo stesso dell’edizione del 2000 diretta da Muti, già vista più volte anche in tv.

Scena dal primo atto © Brescia/Amisano
Nuovo il cast: sul podio il giovanissimo Daniele Rustioni.

Daniele Rustioni © Brescia e Amisano
Nei ruoli principali: Marcelo Alvarez (Manrico), Maria Agresta (Leonora), Franco Vassallo (Il Conte di Luna), Ekaterina Sementchuk (Azucena), Kwangchul Youn (Ferrando).

Marcelo Alvarez, Maria Agresta, Franco Vassallo, Ekaterina Sementchuk © da foto Brescia/Amisano
Alcune recensioni dello spettacolo:
http://www.gbopera.it/2014/03/teatro-alla-scalail-trovatore/
http://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/milano-teatro-alla-scala-il-trovatore
http://www.ilcorrieremusicale.it/2014/02/18/il-trovatore-alla-scala/
http://www.teatro.org/spettacoli/recensioni/il_trovatore_26491

Kwangchul Youn (Ferrando) © Brescia/Amisano
Repliche domenica mattina, martedì pomeriggio, sabato preserale.
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Oggi, domenica 23 marzo, si è giunti a conclusione, anche se una breve interruzione (almeno nella mia zona) c’è stata verso il termine del secondo atto. Chissà se alla terza diffusione tutto andrà liscio? Sullo spettacolo posso condividere i giudizi delle recensioni citate sopra: eccellente Agresta, che ormai può essere considerata un punto di riferimento assoluto come soprano verdiano, ottimo Alvarez, migliore mi sembra rispetto agli altri video (Metropolitan, Regio di Parma) che lo vedono protagonista in questo ruolo, anche Youn dà una splendida prova, un po’ meno (ma di poco) la Sementchuk, su Vassallo sarei meno severo dei recensori (anche se loro erano in teatro e dovrebbero essere più attendibili). La ripresa tv purtroppo non rende bene l’idea dello spettacolo e fa rimpiangere molto quella del 2000 sebbene realizzata con mezzi più datati. Ho già scritto che il gusto della Regista che ha curato queste riprese è molto lontano dal mio; forse vuol dare un linguaggio televisivo allo spettacolo operistico, il che sarebbe possibile in un prodotto ad hoc, fatto per la tv in cui regista dello spettacolo e della ripresa coincidono, ma per uno spettacolo teatrale compito della tv deve essere quello di renderne al meglio l’idea. Certo un compito in subordine, ma in cui alcuni divennero grandi (basti pensare a Brian Large); se al contrario si vuol primeggiare a tutti i costi con primi, se non primissimi, piani, con una ossessiva se non maniacale attenzione per dettagli spesso inutili, con uso continuo di dissolvenze (incrociate e non) il risultato è quello di non far capire quasi nulla dello spettacolo teatrale e di stancare il telespettatore. Per restare in Italia si guardino ad es. le regie tv di Tiziano Mancini fatte al Regio di Parma per la Unitel nella serie completa delle opere verdiane pubblicate dalla CMajor e distribuite anche in edicola dalla Mondadori e si potrà avere un ottimo esempio di efficacissima ripresa d’opera in cui l’idea dello spettacolo è quanto mai pregnante. Ovviamente sono solo miei pareri….