Domani in prima serata Rai 5 trasmetterà l’Otello di Verdi nell’allestimento in scena al Teatro San Carlo di Napoli. Regia di Henning Brockhaus, direzione di Nicola Luisotti. Protagonisti principali: Marco Berti, Lianna Haroutounian, Roberto Frontali.

Marco Berti nel ruolo di Otello
Repliche domenica 27 aprile al mattino, martedì 29 pomeriggio e sabato 3 maggio preserale.
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Spero che gli spettatori in sala abbiano capito di più l’allestimento, che in tv risultava spesso criptico. Si inizia con Jago che tira giù una tela che raffigura un particolare del celebre trittico di Hyeronimus Bosch “Il giardino delle delizie” , che comunque spesso ricompare nel corso della rappresentazione e a personaggi dei dipinti di Bosch sembrano ricondurre i vari mimi che affollano molto frequentemente il palcoscenico. Compaiono i soliti “doppi” cui ormai bisogna un po’ rassegnarsi frequentando le grandi istituzioni liriche, come durante il duetto del primo atto, ma la ripresa televisiva per fortuna in parte ci grazia da questo elemento di disturbo. Non mi sembra che le originalità siano molto risolte, come ad es. i feriti cui Emilia e Desdemona danno assistenza durante il II atto. La regia è comunque di alto livello e i cantanti riescono ad essere scenicamente efficacissimi. Superlativi i costumi e le luci. Se l’allestimento suscita perplessità, la parte musicale non ne suscita affatto, anzi secondo me è pienamente convincente.

Marco Berti in “Esultate!” al San Carlo di Napoli
A partire dalla splendida direzione di Nicola Luisotti, che si conferma uno dei migliori direttori d’orchestra italiani under 60. Ottimi i protagonisti con una eccellenza assoluta: lo Jago di Roberto Frontali, perfetto sotto ogni aspetto.

Roberto Frontali in “Credo in un Dio crudel” al San Carlo
Non da meno la meravigliosa Desdemona di Lianna Haroutounian, per me una vera sorpresa.

Lianna Haroutounian canta la Canzone del salice al San Carlo
Una sorpresa anche Marco Berti nel ruolo di Otello. Confesso che ero un po’ scettico sulla sua performance: mi sono completamente ricreduto.

Berti canta “Dio mi potevi scagliare…” al San Carlo
Certo non tutto è perfetto, però finalmente ascoltare un Otello non proveniente dall’Est Europa con pronuncia incomprensibile, urli da cosacco inalberato e via dicendo, ma un italiano con dizione perfetta, che capisce perfettamente ciò che sta cantando e lo dimostra è già un passo da gigante nel panorama lirico del momento. Poi Berti ha lo squillo generoso per la parte e sono certissimo che la affinerà nel corso degli anni.

Duetto del primo atto
Ottimi i comprimari, a partire dal Cassio di Alessandro Liberatore alla Emilia di Anna Malavasi al Roderigo di Antonello Ceron, dal Lodovico di Seung Pil Choi al Montano di Venceslav Anastasov.

“Pria d’ucciderti, sposa, ti baciai” Marco Berti al San Carlo
La ripresa tv era molto buona (tenuto conto delle difficoltà dell’allestimento) e consiglierei di trasferire lo staff che opera al San Carlo a far le riprese tv anche alla Scala….

Finale dell’opera
Insomma un Otello da vedere e soprattutto da ascoltare (anche più di una volta).