Archive for novembre 2015

Vilde Frang interpreta Britten alla Stagione OSN Rai. Dirige Juraj Valčuha

novembre 27, 2015

Il Concerto in re minore op.15 per violino e orchestra di Britten non sembra godere di frequenti esecuzioni, almeno a Torino. È in seconda esecuzione Rai, dopo la prima avvenuta nel dicembre 2004 (solista Frank Peter Zimmermann); un’altra esecuzione è stata nell’aprile 2013 con Isabelle Faust in un concerto per l’Unione Musicale in occasione del centenario della nascita dell’Autore. Non so se ci siano state altre esecuzioni (non ne ricordo). E dire che si tratta di una pagina molto bella e, credo, di sicura presa sul pubblico. Bene ha fatto la giovane violinista norvegese Vilde Frang a proporla nella sua seconda presenza presso la OSN Rai (aveva eseguito l’op.35 di Ciaikovskij nel settembre 2012). Non è affatto scoraggiata dalle notevolissime difficoltà esecutive del Concerto.

Vilde Frang esegue Britten alla OSN Rai © Più Luce

Se ne direbbe anzi sedotta. “…per me eseguirlo spesso non è ancora abbastanza: l’ho scoperto tardi e non riesco a separarmene. Mi ha catturato alla radio, per caso, suonato da un violinista che lo eseguiva con una tale intensità da lasciarmi folgorata: è come se la musica di Britten, con quell’incipit così misterioso, mi portasse su un altro pianeta, mi facesse partecipe di un linguaggio che non conosco ma di cui non posso fare a meno”. “È molto impegnativo, è vero, non solo tecnicamente. Ma per me suonare il Concerto op. 15 è una necessità: di fronte a questo, la stessa parola “insuonabile” perde completamente significato” (intervista a Sistema Musica).

Vilde Frang alla OSN Rai © Più Luce

Il Concerto fu definito “insuonabile” da alcuni contemporanei… Si direbbe che la Frang ha una passione per i concerti definiti tali, visto che anche il Concerto di Ciaikovskij proposto nel 2012 ebbe questa definizione. Ma la sua tecnica supera brillantemente ogni difficoltà.

Applausi al termine © Più Luce

La seconda parte della serata comprendeva invece un brano noto: la Sinfonia n.3 “Scozzese” di Mendelssohn. Ho una particolare predilezione per questa Sinfonia, che mi è cara anche per motivi affettivi, per cui ogni ascolto riesce a destarmi emozione. È stato così anche ieri sera grazie a una superlativa esecuzione diretta da Juraj Valčuha, che sembra voler lasciare il miglior ricordo possibile di sé al termine del suo incarico di direttore principale. Anzi, si direbbe che da quando è stato nominato il suo successore voglia dimostrare di non essergli affatto inferiore AIM and AOL Instant Messenger Smileys and their keyboard shortcuts.

Juraj Valčuha dirige la Scozzese di Mendelssohn © Più Luce

E dall’ascolto di questa “Scozzese” è un po’ difficile trovare di meglio. Per altro ha avuto l’intelligenza, a mio parere, di tagliare il ritornello dell’esposizione nel primo movimento , in barba alle nuove mode che lo vorrebbero tassativo, ma in questa Sinfonia (e non solo) appesantisce inutilmente la pagina.

Esecuzione della Scozzese di Mendelssohn © Più Luce

Be’, in questa Stagione le migliori performance si sono avute con Valčuha: spiace sapere che raggiunto questo livello ci lasci per altri lidi… Smiley. Al di là dei ringraziamenti formali e delle assicurazioni che si manterranno i rapporti con lui, non si potrebbero formalizzare le intenzioni con un incarico che dia queste garanzie? o è chiedere troppo?….

Meritatissimi applausi a Valčuha e alla OSN al termine della Sinfonia © Più Luce

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RAI 5 compie 5 anni

novembre 26, 2015

Il 26 novembre 2010 nasceva Rai 5. Fu una piacevole sorpresa per gli appassionati di musica classica tenuti a digiuno dalla Rai e costretti a fare i migranti attraverso la tv satellitare verso le tv tedesche e francesi. Dopo un inizio molto promettente (un paio di ore di concerto al giorno, all’alba d’accordo, ma quotidiano e un’opera alla settimana con due repliche) seguì un forte ridimensionamento che ridusse a un’ora settimanale al sabato il concerto (di solito abbinato a Petrushka) e lasciando l’opera con una sola replica. Da un paio di anni la svolta che ha riportato la musica classica a una programmazione tutto sommato soddisfacente. Certo si potrebbe fare di più, ma considerando che decenni di digiuno totale in materia hanno disabituato gli italiani alla fruizione della classica in tv bisogna aver pazienza e costanza. Rimane sempre il timore che un cambio di poltrone (in Italia sono frequenti e conseguenti ai venti che spirano in politica) possa nuovamente “ridimensionare” la presenza della classica… (negli anni 80 del secolo scorso avvenne in Raitre che eliminò quasi del tutto la musica classica dalla rete e dalla Rai tv): facciamo gli scongiuri. Fa sperare la notizia, riportata da Marco in un commento, che è stata annunciata la bonifica dalla pubblicità di Rai 5 dal prossimo maggio: l’indipendenza dagli inserzionisti è conditio sine qua non per una tv di qualità e dedita alla cultura, c’è solo da sperare che chi gestisce la rete inserisca la musica classica nella cultura, non tutti lo fanno…Smiley

ELEKTRA di Richard Strauss dal Teatro Comunale di Bologna su Rai 5

novembre 25, 2015

Scena dall’opera © foto Casaluci

Domani, 26 novembre 2015, in prima serata (con repliche sabato, domenica e martedì) su Rai 5 sarà trasmessa Elektra di Richard Strauss nella edizione andata in scena dal 15 al 22 novembre uu.ss. al Teatro Comunale di Bologna. Un avvenimento, almeno a livello locale, poiché era la prima rappresentazione in tedesco dell’opera a Bologna, che inoltre era assente dal 1969 in un allestimento in italiano diretto da un allora 33enne Eliahu Inbal.

Scena dall’opera © foto Casaluci

L’attuale allestimento, coprodotto con La Monnai di Bruxelles e il Liceu di Barcelona, porta la firma di Guy Joosten per la regia (scene e costumi di Patrick Kinmonth). Dirige Lothar Zagrosek.

Foto Schicchi

Lothar Zagrosek © foto Schicchi

Nei ruoli principali: Elena Nebera, Ntascha Petrinsky, Anna Gabler, Thomas Hall, Jan Vacik.

Alcune recensioni dello spettacolo:

http://www.gbopera.it/2015/11/83040/

http://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/bologna-teatro-comunale-elektra

http://www.giornaledellamusica.it/rol/?id=5113

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/11/16/news/elektra_la_tragedia_della_ribellione-127492006/

http://www.apemusicale.it/joomla/recensioni/17-opera/opera2015/2162-bologna-elektra-15-11-2015

 

Scena dall’opera © foto Morselli

Mahler, Zagrosek e OSN Rai su Rai 5

novembre 23, 2015

Si prosegue con Gustav Mahler nel concerto meridiano in onda oggi su Rai 5. La Quarta Sinfonia in una esecuzione che vede sul podio della OSN Rai Lothar Zagrosek.

Lothar Zagrosek

Il concerto che vede la partecipazione del soprano Christiane Oelze risale all’ottobre 2006. Il blog ancora non era nato MSN Instant Messenger Smileys and their keyboard shortcuts, per cui faccio ricorso a ciò che scrisse Paolo Gallarati su La Stampa al riguardo, soprattutto però per alcune considerazioni che meritano attenzione, in quanto si riferiscono alla OSN Rai nel 2006.

“Il concerto Rai di questa settimana sembrava fatto apposta per presentare a Lorenzo Fasolo, nuovo direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale, lo stato di fatto e alcuni problemi che dovrà affrontare nei mesi futuri. L’eccellente esecuzione della Quarta Sinfonia di Mahler, diretta con intensità e trasparenza da Lothar Zagrosek (soprano Christiane Oelze) ha mostrato, se ce ne fosse bisogno, la qualità dell’orchestra, reduce da importanti successi internazionali, un’orchestra che attende, però, dal nuovo direttore artistico un potenziamento di immagine, e dalla Rai una valorizzazione proporzionata ai meriti. Le ultime stagioni si sono un poco appiattite su un livello medio-alto: sono mancate le visite di quei direttori di primissimo piano che permetterebbero alla stagione di competere con i Concerti del Lingotto e Settembre Musica. L’offerta sinfonica torinese è totalmente cambiata negli ultimi dieci anni: sempre più numerose le visite delle grandi orchestre straniere e dei direttori che le guidano abitualmente. Si tratta di sostenere questa concorrenza, creando un terzo polo, con alcuni «eventi» che diano alla stagione Rai, insostituibile componente della vita artistica e culturale della città e della radiofonia, mordente nuovo e la portino, più spesso, alle luci della ribalta.” © La Stampa

Non ho in questo momento modo di verificare che cosa abbia scritto successivamente (sempre che abbia avuto occasione di farlo) in merito, ma mi pare che i sapienti e opportuni suggerimenti non siano stati tanto accolti… Se le Stagioni precedenti il 2006, in cui l’Orchestra vantava un direttore principale come Frühbeck de Burgos, un direttore onorario come Jeffrey Tate e un direttore ospite principale come Noseda sono definite di “livello medio-alto”  [Vorrei elencare i direttori della Stagione 2005/06 (Frühbeck de Burgos, Rophé, Lazarev, Saraste, Tate, Mena, Arming, Noseda, Inbal, Sado, Foster, R.Abbado, Rath, Boder, Hogwood, Inkinen, R.King)], come definire le successive? livello medio, medio-basso? Allo scadere dell’incarico di Frühbeck l’Orchestra rimase senza direttore principale e la nomina di Valčuha è giunta dopo alcune stagioni di vacanza al punto che anche il mio blog l’aveva suggerita:

https://musicofilia.wordpress.com/2009/04uha/17/juraj-valcuha-alla-stagione-osn-rai/

E oggi, a distanza di nove anni? Quante volte nel presentare la stagione della OSN ho lamentato l’assenza di grandi bacchette? Comunque mi pare che attualmente qualcosa stia migliorando, l’Orchestra con Valčuha ha compiuto un percorso di maturazione, sono stati inseriti nuovi elementi selezionati con grandissimo scrupolo, la Rai sembra essersi accorta che esiste questa grande risorsa e ha cominciato attraverso Rai Cultura a tesaurizzarla, la nomina di James Conlon fa ben sperare nel futuro. Che si ritorni ai tempi di Inbal, quelli che facevano definire molto spesso l’OSN Rai la migliore di Italia? Forse lo è ancora, ma sul podio ci vuole chi sia in grado di dimostrarlo.

Vorrei concludere scrivendo che meriti e demeriti non vanno attribuiti solo alla direzione artistica, che agisce anche in base alle risorse di cui dispone. Se le prime stagioni della OSN fornivano ben altra immagine forse dipendeva dal fatto che la Rai dava più risorse, poi parve quasi dimenticarsene…. Speriamo nel presente e nel futuro, indipendentemente dalle direzioni artistiche.

 

“Medea” di Cherubini su Rai 5

novembre 21, 2015

Domani, 22 novembre 2015, andrà in onda su Rai 5 Medea di Luigi Cherubini. Non dovrebbero esserci dubbi sull’edizione che sarà trasmessa. Dovrebbe essere quella che inaugurò nell’Ottobre 2008 la Stagione lirica del Regio di Torino. Si trattò di una prima rappresentazione a Torino (!!!). Regista Hugo de Ana, direttore Evelino Pidò, interpreti principali: Anna Caterina Antonacci, Giuseppe Filianoti, Cinzia Forte, Sara Mingardo, Giovanni Battista Parodi. Si tratta di una replica in quanto è già stata trasmessa dalla stessa rete nel luglio 2011 e da Raitre (nottetempo) nell’agosto 2010. Ne scrissi e rimando ai relativi post:

https://musicofilia.wordpress.com/2011/07/03/medea-di-cherubini-torino-regio-2008-su-rai-5/

https://musicofilia.wordpress.com/2010/08/18/medea-di-cherubini-regio-torino-2008-su-raitre/

Scena dall'opera ©Ramella/Giannese

Scena dall’opera ©Ramella/Giannese

Agli articoli di Giorgio Pestelli:

http://www.lastampa.it/2008/10/06/spettacoli/medea-che-primadonna-x7TsiAQ5a9i7JdOh3LeCKO/pagina.html

e di Daniele Martino:

http://www.giornaledellamusica.it/rol/?id=2522

già citati, aggiungerei l’interessante recensione di Fulvio Zannella:

http://www.operaclick.com/node/1604

e una di Renato Verga che si riferisce al video in programma:

http://operaincasa.com/2014/06/01/medea/

Purtroppo temo che Medea sarà “servita” a mo’ di sandwich, se il video non è stato bonificato dalle incresciose bande che avrebbero dovuto avvicinare nuovo pubblico all’opera….

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Niente sandwich. Meno male. Spero che vengano “bonificate” anche le altre opere “inquinate” da quel format assurdo e inutile e che siano gradualmente riproposte.