L’OSN Rai dopo 21 anni di vita si spinge al di sotto del 40° parallelo. «Un dovere sociale e culturale per un’orchestra nazionale, e per un’azienda come la Rai è portare in zone nelle quali è raro poterli ascoltare da una compagine di prima qualità alcuni brani che sono il cuore del suo repertorio». Così Cesare Mazzonis, direttore artistico, a Sistema Musica. Più che una tournée una sorta di missione. «Far suonare a un’orchestra di fama un certo tipo di repertorio in luoghi dove altrimenti il pubblico non avrebbe la possibilità di ascoltarlo si inscrive pienamente nel mandato della Rai». (intervista citata). Purtroppo…. «Non è in programma una ripetizione a breve del progetto, ma il discorso andrà senza dubbio allargato negli anni futuri». (cit.) Programma di impatto popolare: «Mi è parso giusto portare musiche che innanzitutto funzionino sul piano spaziale, adeguate cioè alle sale nelle quali andremo a suonare e poi che siano di impatto popolare, non troppo sofisticate. L’Ouverture in do minore op. 62 Coriolano e la Settima Sinfonia di Beethoven a incorniciare il Concerto n. 1 in la minore op. 33 per violoncello e orchestra di Camille Saint-Saëns. Sul podio un direttore esperto e particolarmente rinomato in questo repertorio come Ryan McAdams che ha già un’eccellente intesa con l’Orchestra, cosa che vale anche per Mario Brunello, che sarà il solista del Concerto di Saint-Saëns.».

L’OSN al Massimo Bellini di Catania
Stasera a Reggio Calabria. Diretta tv su Rai 5 dalle 20:50.

Prove al Massimo Bellini di Catania