Jonathan Biss alla OSN Rai ©Più Luce
Nipote di Raya Garbousova e nato in una famiglia di musicisti (entrambi i genitori sono violinisti), Jonathan Biss è uno dei più affermati pianisti della sua generazione. Allievo di Leon Fleisher, debuttò nel 2000 a New York e l’anno successivo si esibiva con la New York Philharmonic diretta da Kurt Masur. Da allora la sua carriera si è svolta negli USA e in Europa presso le più importanti istituzioni musicali. Il suo repertorio spazia da Bach ai contemporanei con una preferenza per Beethoven, di cui ha iniziato l’incisione della Integrale delle Sonate presso la Onyx (che completerà nel 2020). Per il suo debutto presso la OSN Rai ha scelto il Concerto KV 271 di W.A. Mozart, il famoso Jeunehomme-Konzert che composto nel 1777 ha nell’Andantino centrale una intensità preromantica inedita per quegli anni. Anche l’introduzione affidata al piano sembra presagire il Beethoven dell’op.58. Biss ne è stato perfetto interprete. Purtroppo suonerie di smartphone , non previste in partitura, hanno accompagnato il Solista insieme con un’ottima OSN diretta da James Conlon.
Jonathan Biss suona Mozart alla OSN © Più Luce
Il Concerto KV 271 è stato preceduto dalla celeberrima e inflazionatissima Serenata KV 525 (eseguita in Rai solo un mese fa), che però si riascolta sempre volentieri come tutti i capolavori. Rovinata in parte da sfoghi catarrali continui che hanno trasformato la KV 525 in Eine kleine Katarrhmusik .
Esecuzione della KV 525 ©Più Luce
Nella seconda parte la Seconda Sinfonia op.36 di Beethoven , in cui sono già più che evidenti le insofferenze dell’Autore nei confronti dei modelli settecenteschi da cui si emanciperà nelle successive sinfonie. La Sinfonia è stato un modo per festeggiare il Beethoven’s birthday, come ha sottolineato al termine James Conlon rivolgendosi al pubblico.
Esecuzione della Seconda di Beethoven ©Più Luce
Applausi calorosi e meritati agli Interpreti per le ottime performance
© Più Luce