Dopo aver condotto l’Orchestra nella fortunata tournée in Germania Robert Treviño, principale direttore ospite, torna sul podio all’Auditorium Toscanini di Torino con un concerto di brani del grande repertorio ottocentesco. Il Sacre stravinskiano in un primo tempo inserito in programma è stato sostituito con la Quarta Sinfonia di Ciaikovski. Ignoro le motivazioni di questa scelta: rimanere in ambito ottocentesco? non riproporre per l’ennesima volta il Sacre? in tal caso va detto che anche la Quarta di Ciaikovski gode di frequenti esecuzioni da parte dell’Orchestra (l’ultima nel 2018 con Aziz Shokhakimov al suo debutto con l’OSN Rai), aggiungo che proprio in questi giorni è eseguita a Roma a Santa Cecilia; comunque poco importa: una serata di brani popolari che hanno attratto un pubblico numeroso in tutti i settori della sala.

La serata inizia con l’Ouverture dal Tannhäuser di Wagner. In passato era forse più diffusa l’abitudine di inserire brani orchestrali tratti dalle opere wagneriane nei concerti sinfonici, fu per tanti (anche per me) il primo approccio con il grande Compositore. L’ouverture dal Tannhäuser è uno dei brani più belli e seducenti: il dualismo tra amore spirituale e sensuale che tormenta il protagonista è ben rappresentato dai due temi principali. l’Andante maestoso del coro dei pellegrini e il Molto vivace del Venusberg.

La serata prosegue con il Primo Concerto per violino e orchestra di Max Bruch. Delle cento e più composizioni di Bruch il concerto op.26 è l’unica pagina che gode di popolarità, è una delle preferite dai solisti e dal grande pubblico. Non a torto, soprattutto per il meraviglioso Adagio. Il concerto ha avuto come solista Renaud Capuçon, presenza abituale nei concerti della OSN. Applaudissimo dal pubblico ha concesso un bis: la Danza degli spiriti beati dall’Orfeo ed Euridice di Gluck nella trascrizione di Fritz Kreisler.
La seconda parte della serata, come anticipato, comprendeva la Quarta di Ciakovski. Pagina amata da direttori, orchestre e pubblico: è assieme alla Sesta la più eseguita tra le sinfonie del Compositore. Treviño ne dirige una buona esecuzione che suscita gli applausi del numeroso pubblico.

Tag: Ciaikovski, Max Bruch, Renaud Capuçon, Richard Wagner, Robert Trevino
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