Come annunciato nel post precedente è stato l’ultimo concerto della stagione questo che ha visto il direttore principale James Conlon sul podio e Ula Ulijona, prima viola dell’Orchestra, solista nell’Harold en Italie di Berlioz.

Ula Ulijona nell’inizio dell’Harold en Italie © Più Luce
L’Harold en Italie nell’esiguo repertorio per viola e orchestra fu soprattutto in passato il cavallo di battaglia di grandi violisti e anche nell’Orchestra della Rai di Torino si ebbero esecuzioni di Dino Asciolla, Luigi Alberto Bianchi, Aldo Bennici ….. Da quando è nata l’OSN Rai (1994) le tre (salvo errori) performance dell’Harold sono state affidate alle prime parti (Luca Ranieri, Simone Briatore e adesso Ula Ulijona). Scelta in fondo più pertinente in quanto la viola ha nella Sinfonia una funzione concertante, più che solistica in senso stretto e i virtuosismi sono in realtà affidati all’orchestra (soprattutto nel quarto movimento, in cui la viola a un certo punto quasi si assenta, stavolta anche fisicamente).

Durante il quarto movimento… © Più Luce
Ottima performance con la Ulijona che ha così festeggiato giovedì il suo compleanno. È un privilegio per la OSN averla come prima viola: Ula Ulijona fu per anni nella Kremerata Baltica di Gidon Kremer, è prima viola della OSN dal 2010.

Applausi al termine dell’Harold © Più Luce
Grande successo al termine della Sinfonia.
Nella seconda parte una luminosa esecuzione de La mer di Debussy e una delle costanti dell’Orchestra, la suite dall’Oiseau de feu di Stravinskij, che già la OSN eseguì dalla “nascita” con Prêtre sul podio e che rimane uno dei brani preferiti. Non poteva non dirigerlo Conlon al termine del primo anno che lo ha visto direttore principale. È una pagina che suscita sempre entusiasmi e ovazioni. Nei miei lontani ricordi c’è una performance del 1968 con Mario Rossi sul podio della Orchestra di Rai Torino: anche il compassato pubblico torinese di allora (ben diverso da quello di oggi) applaudì calorosamente (e a merito).

Applausi finali © Più Luce
Termina così la Stagione 2016/17, seguiranno quattro concerti “primaverili” dedicati al violino. Tra pochi giorni si dovrebbe conoscere la futura stagione 2017/18: chissà se anche stavolta ci sarà il solito indovina-indovinello con i nomi degli interpreti già diffusi su Sistema Musica e il programma completo tenuto gelosamente nascosto, anche agli abbonati? E chissà se ci saranno ancora brutte sorprese sull’orario di inizio concerti?