Archive for the ‘Stagione 2016/2017 OSN RAI’ Category

James Conlon chiude la Stagione OSN Rai con Berlioz, Debussy e Stravinskij

Maggio 20, 2017

Come annunciato nel post precedente è stato l’ultimo concerto della stagione questo che ha visto il direttore principale James Conlon sul podio e Ula Ulijona, prima viola dell’Orchestra, solista nell’Harold en Italie di Berlioz.

Ula1

Ula Ulijona nell’inizio dell’Harold en Italie © Più Luce

L’Harold en Italie nell’esiguo repertorio per viola e orchestra fu soprattutto in passato il cavallo di battaglia di grandi violisti e anche nell’Orchestra della Rai di Torino si ebbero esecuzioni di Dino Asciolla, Luigi Alberto Bianchi, Aldo Bennici ….. Da quando è nata l’OSN Rai (1994) le tre (salvo errori) performance dell’Harold sono state affidate alle prime parti (Luca Ranieri, Simone Briatore e adesso Ula Ulijona). Scelta in fondo più pertinente in quanto la viola ha nella Sinfonia una funzione concertante, più che solistica in senso stretto e i virtuosismi sono in realtà affidati all’orchestra (soprattutto nel quarto movimento, in cui la viola a un certo punto quasi si assenta, stavolta anche fisicamente).

ula4

Durante il quarto movimento… © Più Luce

Ottima performance con la Ulijona che ha così festeggiato giovedì il suo compleanno. È un privilegio per la OSN averla come prima viola: Ula Ulijona fu per anni nella Kremerata Baltica di Gidon Kremer, è prima viola della OSN dal 2010.

Ula 3

Applausi al termine dell’Harold © Più Luce

Grande successo al termine della Sinfonia.
Nella seconda parte una luminosa esecuzione de La mer di Debussy e una delle costanti dell’Orchestra, la suite dall’Oiseau de feu di Stravinskij, che già la OSN eseguì dalla “nascita” con Prêtre sul podio e che rimane uno dei brani preferiti. Non poteva non dirigerlo Conlon al termine del primo anno che lo ha visto direttore principale. È una pagina che suscita sempre entusiasmi e ovazioni. Nei miei lontani ricordi c’è una performance del 1968 con Mario Rossi sul podio della Orchestra di Rai Torino: anche il compassato pubblico torinese di allora (ben diverso da quello di oggi) applaudì calorosamente (e a merito).

applausi

Applausi finali © Più Luce

Termina così la Stagione 2016/17, seguiranno quattro concerti “primaverili” dedicati al violino. Tra pochi giorni si dovrebbe conoscere la futura stagione 2017/18: chissà se anche stavolta ci sarà il solito indovina-indovinello con i nomi degli interpreti già diffusi su Sistema Musica e il programma completo tenuto gelosamente nascosto, anche agli abbonati? E chissà se ci saranno ancora brutte sorprese sull’orario di inizio concerti?

Pubblicità

Concerto OSN Rai in diretta/differita su Rai 5

Maggio 18, 2017

Ultimo concerto della Stagione 2016/17 (seguirà quella di Primavera con quattro appuntamenti) questo di stasera con replica domani e alla Fenice di Venezia domenica prossima. Godrà della ripresa tv con la formula della diretta/differita: quindi inizio alle 21:15 su Rai 5. Dirige James Conlon e la prima viola dell’orchestra, Ula Ulijona, avrà un ruolo solistico nell’Harold en Italie di Berlioz.

uu

Ula Ulijona

Nella seconda parte: La mer di Debussy e la suite dall’Oiseau de feu di Stravinskij.
Chi ha un po’ di memoria ricorda la diretta del I concerto della Stagione con Bernardini e il Nessun Dorma. Bernardini salutò Conlon con un arrivederci… che in realtà divenne un addio. Fu l’unica diretta (vera e propria) dall’Auditorium Rai, poi il format si trasformò nel soporifero (almeno per me) talk cui sta a pennello il titolo e le dirette vennero abbandonate. Ignoro di chi sia la responsabilità di tutto ciò, spero soltanto che la prossima stagione abbia un diverso esito almeno in tv.

Commento sul concerto dal vivo:

https://musicofilia.wordpress.com/2017/05/20/james-conlon-chiude-la-stagione-osn-rai-con-berlioz-debussy-e-stravinskij/

Mischa Maisky e James Conlon con la OSN Rai per un tutto Dvořák

Maggio 15, 2017
MMJC

Mischa Maisky e James Conlon alla OSN Rai ©Più Luce

Mischa Maisky torna a Torino dopo il concerto di febbraio per l’Unione Musicale con uno dei suoi cavalli di battaglia: il Concerto op.104 di Dvořák, forse il concerto per violoncello per antonomasia. Lo eseguì già alla Rai nel 2003 (dirigeva Kirill Petrenko) e già allora ne diede una performance indimenticabile (anche se poi in articoli di alcuni mesi fa a proposito di Petrenko quell’evento era stranamente rimosso). Anche stavolta ne è stato interprete eccezionale assecondato da un Direttore che mostra una particolare predilezione per la musica di Dvořák.

op104

Esecuzione del Concerto op.104 © Più Luce

James Conlon già lo scorso anno, anche a maggio, propose una serata tutta dvořákiana in cui al Concerto per violino era abbinata la Settima Sinfonia, Stavolta l’Ottava op.88, sinfonia ormai tra le più eseguite assieme alla celeberrima Nona: anzi fu la prima sinfonia di Dvořák che la OSN appena nata eseguì  sotto la bacchetta del compianto Eduardo Mata. Conlon deve prediligerla se l’ha proposta al Concerto di Capodanno della Fenice dello scorso anno. E si sente.

op88

Esecuzione dell’Ottava op.88 © Più Luce

Una esecuzione molto partecipe con orchestra in eccellente forma che ha riscosso notevole successo.

plause

Applausi finali © Più Luce

Il Concerto è stato replicato a Roma ieri alle 18:00: è stato, se non sbaglio il debutto della OSN all’Auditorium Parco della Musica. Proprio questa replica ha avuto gli onori della ripresa tv e sarà trasmessa il 20 luglio p.v., con buona pace di coloro che si aspettavano le dirette da Torino, sede dell’Orchestra, come annunciato a voce e per iscritto.
C’è da supporre che l’amore di Conlon per Dvořák generi nella prossima stagione un altro concerto monografico? magari a maggio? con scarsa fantasia si ipotizzerebbe la inflazionatissima Nona (dopo 7ª e 8ª…), io vorrei immaginare invece qualche sinfonia di quelle mai eseguite in Rai Torino, come la Prima, la Terza o la Quarta (la Seconda ebbe una sola performance più di mezzo secolo fa). Forse ho troppa fantasia….? vedremo tra poco quando, si spera in modo meno avvolto nel mistero, sarà rivelata la futura stagione della OSN.

Andrej Borejko dirige la prima italiana di Nu.Mu.Zu di Kancheli alla OSN Rai

Maggio 8, 2017
Borejko

Andrej Borejko sul podio della OSN Rai ©Più Luce

Andrej Borejko (ma viene anche traslitterato Andrey Boreyko e Andrej Boreyko, per cui: Андрей Борейко) è sicuramente uno dei migliori direttori che in questi anni abbiamo avuto sul podio della OSN Rai. Stavolta ha voluto proporre un brano cui è molto legato, avendone diretto la prima assoluta: Nu.Mu.Zu. di Giya Kancheli, compositore georgiano residente in Belgio. Ecco un commento di Borejko sulla composizione:

Il brano dura circa 20 minuti e l’organico orchestrale è ampio con ruoli primari affidati al pianoforte e all’arpa. È una pagina di notevole fascino e ha avuto un buon successo di pubblico. A questa prima italiana assoluta sono seguiti il Concerto op.102 di Brahms con due solisti giovanissimi, ma già affermati: Marc Bouchkov e Pablo Ferrandez.

Solisti

Marc Bouchkov e Pablo Ferrandez nel Doppio Concerto di Brahms © Più Luce

Affiatatissimi tra di loro e in perfetta intesa con l’Orchestra hanno dato una splendida esecuzione del concerto brahmsiano. Nella seconda parte della serata la Sinfonia n. 15 di Dmitrij Shostakovich, autore che Borejko ama in particolar modo e che ha già diretto alla OSN Rai.

DSCH 1971

Shostakovich nel 1971, anno della composizione della Sinfonia n.15

Ottima l’esecuzione della OSN Rai che ha suscitato calorosi applausi di un pubblico poco numeroso (giovedì): il “tempo” di Shostakovich tarda a venire, almeno qui a Torino (così mi pare…).

Applausi

Applausi finali © Più Luce

Christoph Eschenbach debutta sul podio della OSN Rai

aprile 21, 2017
ce

Christoph Eschenbach sul podio della OSN Rai © Più Luce

Ho molto vivo nella memoria il ricordo di Christoph Eschenbach al suo debutto all’Auditorium Rai di Torino con l’Orchestra di Rai Torino in veste di solista nel Terzo Concerto di Beethoven. Era il 1971. Se lo ricordo è perché mi colpì profondamente la sua performance. Raramente avevo ascoltato dal vivo (e avrei ascoltato anche in futuro) un tocco così terso, “pulito”, perfetto direi. Acquistai dei dischi interpretati da lui, insomma mi era parso il pianista ideale del momento e del futuro. Quale fu poi la mia delusione quando constatai che Eschenbach gradualmente finì col privilegiare l’attività di direttore d’orchestra! Non che sul podio non abbia dato grandissime prove, ma a mio modestissimo parere l’Eschenbach pianista era superiore all’Eschenbach direttore. Come tale ha rivestito incarichi di altissimo prestigio, dato interpretazioni eccellenti (alcune immortalate in disco, il ciclo mahleriano, notevole, disponibile in video ancora on line sul suo sito personale), ed eccolo finalmente sul podio della OSN Rai. Diciamo che era ora, dal momento che si tratta di una delle migliori orchestre d’Italia e d’Europa, anche se i vertici Rai sono tardi e restii ad accorgersene. Se ne è accorto invece subito Christoph Eschenbach e lo ha dichiarato a voce e al termine del concerto di ieri sera non ha esitato ad applaudire per primo l’Orchestra: è stato un applauso reciproco che orchestrali e direttore si sono vicendevolmente tributati.

plause

Applausi reciproci tra Eschenbach e la OSN ©Più Luce

Programma tutto sinfonico con la Quarta Sinfonia di Mendelssohn e il Quartetto op.25 di Brahms nella trascrizione orchestrale di Schönberg. Pagina quest’ultima che Eschenbach sembra amare molto (forse gli ricorda i tempi in cui la eseguiva nella versione originale per piano e archi?) e che sicuramente è stata la più riuscita della serata. Grandi applausi da parte del pubblico, che spera ovviamente in suo ritorno: quanto dovrà aspettare?

CE2

Christoph Eschenbach dirige la OSN Rai © Più Luce