
Già designato il futuro direttore del prossimo Concerto di Capodanno a Vienna: Christian Thielemann. Lo diresse già nel 2019.
Manca poco. Siamo ormai prossimi al Concerto di Capodanno viennese che quest’anno sarà diretto da Christian Thielemann. Il programma, che fino a qualche anno fa era tenuto segreto fino all’ultimo, è noto da tempo:
Carl Michael Ziehrer
Schönfeld March, op. 422
Josef Strauss
Transactionen (Transactions). Walzer, op.184
Josef Hellmesberger, Jr.
Elfenreigen (Dance of the Elves), o. op.
Johann Strauss Jr.
Express. Polka schnell, op. 311
Nordseebilder (North Sea Pictures). Walzer, op. 390
Eduard Strauss
Mit Extrapost (Special Delivery). Polka schnell, op. 259
— Pause —
Johann Strauss Jr.
Ouvertüre zur Operette “Der Zigeunerbaron (The Gypsy Baron)”
Josef Strauss
Die Tänzerin (The Dancer). Polka française, op. 227
Johann Strauss Jr.
Künstlerleben (An Artist’s Life). Walzer, op. 316
Die Bajadere (The Bayadere). Polka schnell, op. 351
Eduard Strauss
Opern-Soiree (Opera Soirée). Polka française, op. 162
Johann Strauss Jr.
Eva-Walzer (Eva Waltz). Nach Motiven aus “Ritter Pásmán”
Csárdás aus „Ritter Pásmán“, op. 441
Egyptischer Marsch (Egyptian March), op. 335
Josef Hellmesberger, Jr.
Entr’acte Valse
Johann Strauss Jr.
Lob der Frauen (In Praise of Women). Polka mazur, op. 315
Josef Strauss
Sphärenklänge (Music of the Spheres). Walzer, op. 235
Chi vorrà seguirlo in diretta tv dovrà sintonizzarsi sulla rete tedesca ZDF alle 11:15. In differita potrà seguirlo su Rai 2 alle 13:30 o su Rai 5 alle 21:15. È possibile che permanga poi a lungo su Rai Play.
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Una stupenda direzione questa di Thielemann. Tempi perfetti, dinamiche ben dosate, un uso straordinario del rubato. Thielemann si rivela interprete ideale di questo repertorio che prende molto sul serio. Nessuno scherzetto, anche gli auguri sono fatti in modo sobrio. Insomma la musica su tutto. Prosit Neujahr! Sperando che il 2019 sia bello come questo concerto da Vienna.
Come al solito ho fatto un tour europeo tra i Concerti di Capodanno anche stavolta. Tengo nuovamente a precisare che si tratta di tour televisivo …
Giorno 31/12.
Lipsia, Gewandhaus: la Nona di Beethoven. Ne ho visto e ascoltato solo due movimenti. Poco da dire, la direzione di Alan Gilbert non aveva l’ambizione di rivelare nulla di nuovo e si moveva nell’ambito di un’onesta e disciplinata routine.
Sono quindi passato a Dresda, Semperoper: un Silvesterkonzert dedicato alle musiche da film della UFA, di cui il 18 dicembre ricorrevano i 100 anni della fondazione. Christian Thielemann sul podio della Dresden Staatskapelle con Angela Denoke, Elisabeth Kulman, Daniel Behle. Un repertorio un po’ particolare e poco conosciuto soprattutto da chi non è tedesco.
Quindi Berlino, in lieve differita il Silvesterkonzert dei Berliner Philharmoniker. Sir Simon Rattle sul podio e Joyce Di Donato solista in alcuni brani di Richard Strauss e di Leonard Bernstein. Come ho già scritto negli ultimi anni il mitico Silvesterkonzert dei Berliner non mi sembra più “mitico”, si è trasformato in una stanca compilation per turisti che, spesso digiuni di classica, applaudono al termine di ogni movimento, con sul podio un Sir Simon quanto mai routinier. I Berliner sono sempre una macchina perfetta, ma non basta a farne un evento. Si punta un po’ sul solista, quest’anno la DiDonato, giustamente applaudita.
Joyce Di Donato al Silvesterkonzert 2017
Una puntata veneziana serale con uno Schiaccianoci dalla Fenice davvero incantevole.
Giorno 1°/1:
Vienna, Musikverein: Neujahrskonzert dei Wiener Philharmoniker. I patrioti non ce l’abbiano con me se ho preferito la diretta del Concerto viennese alla diretta del prodotto nostrano, ma sono tra coloro che amano di più il concerto di capodanno per antonomasia e diffida dalle imitazioni. Sul podio quest’anno Riccardo Muti.
Riccardo Muti dirige il Concerto di Capodanno
È la quinta volta che il Maestro italiano lo dirige. Dal lontano 1993, la prima volta, Muti dimostra di aver maturato notevolmente questo repertorio. Non c’è più quel vitalismo che caratterizzava le prime performance, una impronta nostalgica caratterizza tutti i brani, in particolare i valzer. Si sente la fine di un mondo che crollerà proprio 100 anni fa. Nel Concerto sono stati inserite molte “novità” (prime assolute per il Neujahrskonzert) assieme ad alcuni pezzi irrinunciabili. Alcuni esperti hanno dichiarato che Muti è dopo Karajan e Carlos Kleiber il miglior interprete di questo repertorio straussiano: devo ammettere che dopo aver ascoltato questo Concerto 2018 sono pienamente d’accordo: è forse più vicino a Karajan che non a Kleiber, almeno nello stile e nella visione d’insieme.
Muti dirige il Neujahrskonzert 2018
Insomma il più bel Concerto di Capodanno di questi ultimi anni, di gran lunga superiore, secondo me, a quelli diretti precedentemente da Muti stesso. Ha dichiarato che sarà l’ultima volta che lo dirige, spero che cambi idea… Il prossimo anno passerà la bacchetta a Christian Thielemann.
Muti si accinge a far gli auguri
Muti ha preso molto seriamente, come suo stile, questo concerto: niente gag, niente scherzi, un solo sorriso prima degli auguri. Be’ Muti è fatto così: prendere o lasciare.
Ultima tappa Venezia, Concerto della Fenice. In differita. Inutile tornare sul solito argomento del concerto veneziano che ha spodestato la diretta viennese sulle reti Rai. Il concerto della Fenice quest’anno è stato diretto da Myung-Whun Chung e ha avuto come solisti di canto Maria Agresta e Michael Fabiano (che ha sostituito il previsto Francesco Meli).
Myung-Whun Chung fa gli auguri
Non c’è molto da dire: un buon operngala (come li chiamano i tedeschi) con inserti coreografici di qualità. Muti in un’intervista recente sul Corriere ha detto che trova fuori posto il “Va’ pensiero”e il brindisi dalla Traviata come augurio di inizio d’anno: non ha, secondo me, tutti i torti.
Michael Fabiano e Maria Agresta in “Libiamo”
Terminato il tour che dire: Buon Anno, Prosit Neujahr!!!
Auguri alla Fenice di Venezia
Il dittico Cavalleria Rusticana – Pagliacci andrà in onda stasera alle 20:15 su 3sat.
Per Cavalleria Rusticana rimando al post precedente. Il cast di Pagliacci comprende Jonas Kaufmann, Maria Agresta, Dimitri Platanias, Alessio Arduini e Tansel Akzeybek. Dirige Christian Thielemann.
Una recensione del dittico:
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L’allestimento di taglio “cinematografico” è riuscito e ben risolto scenicamente. Cavalleria in b/n si contrappone a Pagliacci a colori. Meno convincente, almeno per me, la trasposizione della vicenda di Cavalleria in un imprecisato ambiente urbano, probabilmente siculo ma senza averne la connotazione. Inoltre all’inizio si direbbe che Turiddu e Santuzza sono coniugi con figlio preadolescente e ciò rende alquanto stridente ciò che si canta (perché Santuzza sarebbe disonorata?). Alfio è un boss malavitoso: ne “Il cavallo scalpita” prende il “pizzo”. Anomalo che un boss con tanto di picciotti sfidi a duello l’amante della moglie, nella realtà lo avrebbe fatto uccidere dai suoi killer. Poi che imprudenti i due amanti, alla luce del sole senza alcun ritegno! è vero che i mariti sono sempre gli ultimi a saperlo, ma Alfio doveva essere davvero un po’ cieco se necessitava delle rivelazioni di Santuzza. Insomma la rappresentazione secondo me sconfina nel ridicolo. Decisamente più riuscita Pagliacci, forse perché più aderente alla drammaturgia originaria. Per la parte musicale in sostanza concordo con la recensione citata.