Posts Tagged ‘Yuri Temirkanov’

Temirkanov e la Filarmonica di San Pietroburgo a Torino per MiTo Settembre Musica 2013

settembre 11, 2013
Temirkanov dirige la Filarmonica di San Pietroburgo

Temirkanov dirige la Filarmonica di San Pietroburgo

Ormai da molti anni (almeno 18) la Filarmonica di San Pietroburgo e Yuri Temirkanov, suo direttore dal 1988, sono una presenza costante a Settembre Musica. È una fortuna, un vero privilegio che spero continui nel tempo. Una delle migliori orchestre del mondo, leggendaria durante il cinquantennio in cui fu diretta dal sommo Evgenij Mravinskij, continua ancora oggi a farsi latrice della musica russa nel mondo. Lo dimostra l’infaticabile tourné che in queste settimane partendo da Annecy, dopo Milano e Torino, toccherà Montreux (oggi), Luzern (domani) e poi Francoforte, Essen, Norimberga, Linz proponendo capolavori di Ciaikovskij, Rachmaninov, Shostakovich, Stravinskij, Prokof’ev. Solisti di grande valore si affiancano all’Orchestra come la Buniatishvili, Kremer, Matsuev, Lugansky, la Biatishvili e, a Milano e Torino, il giovane e talentuosissimo Federico Colli.

Federico Colli

Federico Colli

25 anni, già vincitore di prestigiosissime competizioni, è stato un po’ lui il protagonista della serata di ieri, proponendo il mostruoso Terzo Concerto di Rachmaninov, pagina da mettere k.o. i maggiori e più navigati virtuosi, affrontandola con apparente facilità e dispensando dopo ben due bis. Un vero e meritato trionfo! L’Orchestra e Temirkanov riscattavano, dal canto loro, la pagina dalle solite, ahitutti, reiterate e ormai scontate attribuzioni di “magniloquenza hollywoodiana” che anche il programma di sala, more solito, non le risparmia.

Federico Colli

Federico Colli

Quinta Sinfonia di Ciaikovskij nella seconda parte della serata di cui Temirkanov è da decenni grande interprete. L’interpretazione attuale è più interiorizzata e intensa di quelle consegnate al disco, con una infinita varietà agogica e dinamica: il tutto non è gratuita ricerca dell’effetto, ma mira a mettere in luce aspetti inediti della partitura.

Temirkanov e la Filarmonica di San Pietroburgo

Temirkanov e la Filarmonica di San Pietroburgo

Al termine come bis un brano che Temirkanov ama e propone continuamente: Nimrod, la nona delle Enigma Variations di Sir Edward Elgar, la quale nobilmente ha concluso il concerto.

Yuri Temirkanov

Yuri Temirkanov

“Messa da Requiem” in diretta streaming dal Verdi Festival

ottobre 6, 2011

Il Teatro Farnese

Come segnalato in un commento, stasera alle 20:00 su Parma Tv e in streaming su http://www.tvparma.it/diretta_tv.html sarà trasmessa dal Teatro Farnese di Parma la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi. Dirige Yuri Temirkanov.

Yuri Temirkanov

Solisti: Dimitra Theodossiou, Sonia Ganassi, Roberto Aronica, Riccardo Zanellato. Maestro del Coro: Martino Faggiani.

 

Temirkanov e la Filarmonica di S.Pietroburgo a MITO Settembre Musica: Prokof’ev e Stravinsky

settembre 9, 2011

La Filarmonica di S.Pietroburgo

Quando le orchestre russe vengono in tournée in Occidente propongono quasi sempre musiche di autori russi, come se fossero prodotti D.O.P. la cui genuinità è garantita solo da loro. C’è però qualcosa di vero: queste compagini, e soprattutto la Filarmonica di S.Pietroburgo, hanno preservato una loro identità di suono che le rende ancora uniche rispetto alle consorelle occidentali sempre più globalizzate, in più soltanto esse sanno rendere in alcuni autori (Ciaikovskij, Rachmaninov…) quella toska (termine russo quasi intraducibile: un po’ nostalgia, angoscia senza perché…) che gli interpreti occidentali spesso deformano in esasperati languori o sterilizzano per pudore espressivo.

Prokof'ev e Stravinsky

Così anche i brani di Prokof’ev e Stravinsky non diventano palestre per sterili esibizionismi strumentali tanto cari alle orchestre e ai direttori occidentali, ma vengono ricondotti alla loro matrice russa che ne rivela il vero significato. La suite (abbreviata) da L’amore delle tre melarance di Prokof’ev (che venne già eseguita nella tournée di due anni fa, dedicata interamente a Prokof’ev) ha, soprattutto nell’Andantino, l’incanto e la  magia sonora che connotano la musica russa. Petrushka, di cui quest’anno ricorre il centenario, è stata già proposta nelle scorse tournée (almeno altre tre volte: nel ’95, nel 2000, nel 2009): è una pagina che Temirkanov ama particolarmente (fu uno dei suoi primi dischi con la BMG nel 1988) e che in concerto fa terminare con la variante in fortissimo, eliminando l’apparizione dello spettro del burattino. Nella sua interpretazione c’è sempre qualcosa di commovente e poetico, una sorta di umanizzazione di Petrushka in cui prevale la sua valenza umana. La suite da Pulcinella, forse proposta come omaggio all’Italia, aveva un colore orchestrale tipicamente russo. Come bis ai calorosissimi applausi un must ciaikovskijano: il Pas de deux dallo Schiaccianoci, pagina amatissima da Direttore e Orchestra e che nessuno sa interpretare meglio di loro. Autentiche ovazioni al termine e un desiderio di trattenere il più a lungo possibile gli interpreti in un virtuale abbraccio pieno di affetto e ammirazione.

Yuri Temirkanov

Lugansky e Temirkanov con la Filarmonica di S.Pietroburgo “dalla Russia con amore” a MITO Settembre Musica

settembre 6, 2011

L’Orchestra Filarmonica di S.Pietroburgo e il suo direttore, Yuri Temirkanov, sono da molti anni ospiti abituali di Settembre Musica, fin da quando non era ancora MITO. Non è improprio parlare di “amore” reciproco e non è quindi fuor di luogo parafrasare il titolo di un celebre romanzo di Ian Fleming. Vengono spesso in tournée con solisti russi di altissimo livello: quest’anno Nikolai Lugansky, vero acrobata del pianoforte.

Nikolai Lugansky e Yuri Temirkanov

Programma tutto russo con due autori amatissimi dal grande pubblico: Ciaikovskij e Rachmaninov. Di quest’ultimo Lugansky è attualmente uno dei maggiori interpreti e proprio nel Terzo Concerto ricordo di averlo ascoltato per la prima volta alla Rai nel 1998. Ieri sera la Rapsodia op.43 su un tema di Paganini dove il virtuosismo trascendentale della pagina ha trovato in Lugansky l’interprete ideale.

Ciaikovskij e Rachmaninov

Di Ciaikovskij sono state riproposte Romeo e Giulietta e la Sesta Sinfonia op.74, le stesse pagine che Temirkanov e la S.Pietroburgo avevano eseguito quattro anni fa nel concerto del 13 settembre 2007. Premesso che si tratta di due capolavori (che amo tantissimo) e che forse nessuno oggi sa interpretarli meglio di loro, non nascondo che avrei preferito una diversa scelta: il repertorio russo è molto vasto e ricco di pagine che sono in Italia di non frequente esecuzione, la tournée della maggiore orchestra russa potrebbe essere l’occasione forse unica per proporle. Tanto perché la replica fosse perfetta: lo stesso bis di quattro anni fa, Nimrod dalle Enigma Variations di Elgar, brano e autore che Temirkanov ama moltissimo. Pubblico osannante, come di dovere.

Temirkanov e Demidenko a MiTo per un Prokof’ev eccezionale

settembre 7, 2009
Yuri Temirkanov

Yuri Temirkanov

Se si voleva rendere omaggio a Sergei Prokof’ev non si poteva far di meglio: Yuri Temirkanov e la Filarmonica di S.Pietroburgo non hanno eguali come interpreti del grande Musicista. Il concerto di ieri sera ne è stata un’ulteriore dimostrazione. Il luogotenente Kijé è, secondo me, un vero capolavoro: spesso non sembra tale in performance che desiderose di mettere in mostra virtuosismi strumentali finiscono con lo snaturare la pagina banalizzandola. L’interpretazione ascoltata ieri sera le rendeva piena giustizia. Il suono esprimeva tutta l’ironia, il sarcasmo, la parodia che la composizione possiede. I violoncelli e le viole nella Romanza avevano un suono indescrivibile a parole, riuscivano a esprimere in modo inequivocabile il trasporto sentimentale del cuore di un personaggio che è pura finzione. Il Primo concerto per piano e orchestra ha avuto come solista Nikolai Demidenko, un grande pianista russo, cittadino britannico dal 1995, che collabora costantemente con la Filarmonica di S.Pietroburgo. Interprete completo, dal vastissimo repertorio, ha messo in evidenza al meglio la carica “rivoluzionaria” di questo giovanile concerto cui non mancano gli abbandoni lirici.

Nikolai Demidenko

Nikolai Demidenko

Una meravigliosa Quinta Sinfonia chiudeva il programma. Il pubblico non si sarebbe mai stancato di applaudire Temirkanov e gli orchestrali, che hanno concesso due bis: un estratto da Cenerentola e quel Grand pas de deux dallo Schiaccianoci che il Maestro ama immensamente e di cui riesce sempre a dare un’interpretazione emozionante. Se non avesse fatto cenno agli orchestrali di andar via sono convinto che saremmo ancora in sala ad applaudire…