Il Lipkind Quartet al Conservatorio di Torino per l’Unione Musicale

Il Lipkind Quartet

Secondo me la musica da camera è quella che fa vivere le più intense emozioni nella fruizione dal vivo: nessun surrogato tecnologico può sostituire il “live”. Se poi a eseguirla c’è una formazione come il Lipkind Quartet diventa un’esperienza unica e irripetibile. Giovanissimi (dai 34 ai 25 anni) i quattro componenti del Quartetto a due anni dal debutto hanno raggiunto una perfezione da farli giustamente definire “un mostro con una sola testa, ma sedici corde e otto mani, quattro archi e un caldo cuore che batte”. Il concerto proposto a Torino domenica 6 febbraio comprendeva i brani della compilation del loro primo CD “In Search of New Worlds”. Un programma che spazia da Bloch a Barber, da Rachmaninov a Stravinskij a Dvorak. Interpretazioni ed esecuzioni di tale intensità e perfezione da porsi come riferimento assoluto. Ancora poi due bis generosamente concessi.

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