“Al Cavallino Bianco” (Rai,1974) su Rai 5

Prosegue il ciclo dedicato all’operetta su Rai 5 con Al Cavallino Bianco, su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charrell, le musiche sono accreditate a Ralph Benatzky, ma vi contribuirono anche Robert Stolz, Robert Gilbert e Bruno Granichstaedten. La prima assoluta ebbe luogo a Berlino nel 1930, la prima italiana a Bologna nel 1940. È tra le operette più famose e rappresentate.

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Ralph Benatzky

L’edizione che viene proposta fu prodotta dalla Rai nel 1974 e trasmessa in due serate a distanza di una settimana l’una dall’altra (il 30 novembre e il 7 dicembre 1974) a prova che le bizzarrie di palinsesto in casa Rai non sono una novità. C’è un cast di assoluto rilievo (per l’epoca) con Angela Luce, Tony Renis, Gianni Nazzaro, Gianrico Tedeschi, Mita Medici, Paolo Poli, Maurizio Micheli, Mario Pisu. La regia fu affidata a uno specialista assoluto del genere: Vito Molinari. Molinari aveva curato le produzioni di operette trasmesse dalla Rai già dagli anni 60 dello scorso secolo; in genere erano “riduzioni” televisive, in cui si sfrondavano soprattutto i dialoghi e si tagliava qualche numero musicale. Anche “Al Cavallino Bianco” fu prodotto e trasmesso nel settembre 1964 in questa forma (c’era anche allora Paolo Poli). Molinari curò anche però le regie di operette nei teatri: ebbi occasione di vedere “La vedova allegra” con la sua regia al PalaSport di Torino nel 1972, con Gianna Galli, Aldo Bottion, Carlo Campanini… dirigeva Rudolph Bibl (nome mitico dell’operetta, scomparso lo scorso 27 gennaio a 87 anni).

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Vito Molinari

A dirigere l’edizione in programma Cesare Gallino. In Italia Gallino fu forse il maggior direttore d’orchestra di operette.

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Cesare Gallino

Lavorò soprattutto in Rai e dirigendo l’Orchestra Cetra (nata nel 1933 per la casa discografica omonima) incise le selezioni di moltissime operette e fu un assoluto punto di riferimento per il genere. Le operette in forma “ridotta” prodotte e trasmesse in tv dalla Rai negli anni 60 godevano della sua supervisione e direzione d’orchestra.

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Tony Renis ne Al Cavallino Bianco

Insomma un po’ un’operazione nostalgia da non perdere. Domani su Rai 5.

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Ho dimenticato di citare Gino Landi, curatore delle coreografie.   È un documento di come si faceva tv nel 1974, quando ancora la Rai aveva il monopolio assoluto e poteva dedicare due prime serate all’operetta, producendo in proprio e scritturando nomi illustri del mondo dello spettacolo. Ho un po’ di nostalgia di quella televisione in cui si “parlava” meno, non si dedicavano serate a ogni frase detta dai politici… Tempi lontani…..

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4 Risposte to ““Al Cavallino Bianco” (Rai,1974) su Rai 5”

  1. Franco Says:

    Superato l’impatto della mancanza d vere voci liriche (ma forse già Al Cavallino Bianco veleggiava verso la commedia musicale) ho trovato il tutto gradevolissimo sia perché non l’avevo mai visto sia perché è la dimostrazione del passato glorioso della RAI che temo non tornerà più.
    Per inciso aggiungo che il primo impatto con il Grand Guignol del Tabarro avvenne per me proprio con l’opera tv del 1957 (ero ancora alle elementari!).Bei tempi…

  2. Roberto Mastrosimone Says:

    Sarebbe bello rivedere queste vecchie produzioni Rai come Il Tabarro, in cui cantavano Clara Petrella, Carlo Tagliabue, Mirto Picchi.

  3. Luciana Galmacci Says:

    Oggi 21 febbraio 2017 sono molto felice perchè rivedendo questa operetta ho potuto con il telefonino fotografare mio padre che era una comparsa speciale cioè una delle tre persone che portavano le valigie.

  4. Franco Says:

    Viva la RAI anche per questo!

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