Il Direttore ospite principale Robert Treviño torna a dirigere l’Orchestra con un programma impegnativo. Comprende infatti la Quinta Sinfonia in do diesis minore di Gustav Mahler. Treviño la definisce in un’intervista, molto complessa da eseguire. E tale è. È forse la sinfonia di Mahler più conosciuta e probabilmente più eseguita. Fu proprio l’Adagietto, nella colonna sonora di Morte a Venezia, a far conoscere finalmente Mahler al punto che l’Adagietto era venduto persino in un 45 giri. Eppure non fu sempre così se si pensa che la prima esecuzione Rai a Torino dell’intera Sinfonia ebbe luogo nel gennaio 1970: dirigeva Barbirolli ed ero tra i fortunati presenti in sala.
Robert Treviño ne ha diretto una esecuzione splendida, una delle migliori portando l’Orchestra a vertici difficili da eguagliare.
Ottime le prime parti tra cui oltre alla prima tromba (Roberto Rossi) va menzionato il corno obbligato (Ettore Bongiovanni) nel terzo movimento
e Margherita Bassani (arpa) nell’Adagietto.
Treviño ha rispettato la divisione in tre parti voluta dall’Autore eseguendo senza soluzione di continuità il primo e secondo movimento e il quarto e quinto.
Applausi e ovazioni al termine. La Sinfonia è stata preceduta da un breve brano di Charles Ives The Unanswered Question, eseguito a luci spente (tranne le lucine sui leggii) e con alcuni orchestrali disposti in parte sulla balconata (flauti e oboe) e fuori dalla sala (tromba solista).
Il Concerto è disponibile su Rai Play in una buona ripresa video/audio (tranne alcune piccole sfocature comprensibili e perdonabilissime) e ne raccomando la fruizione.
Tag: Charles Ives, Mahler, Robert Trevino
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