Archive for the ‘Concerti Sinfonici’ Category

Doppio debutto alla OSN Rai: Petr Popelka e Marie-Ange Nguci

febbraio 20, 2023

Il 12° concerto della Stagione in corso ha visto il doppio debutto di due giovani interpreti: il direttore Petr Popelka e la pianista Marie-Ange Nguci. Popelka, praghese di 37 anni, è già un direttore affermato: è direttore musicale dell’Orchestra di Radio Praga e della Orchestra della Radio Norvegese (non della NDR di Amburgo come erroneamente riporta la pagina di Rai Cultura, ma non il programma di sala). Simpatico ed empatico conquista subito l’Orchestra ottenendo eccellenti risultati.

Petr Popelka sul podio della OSN Rai © Più Luce

Marie-Ange Nguci, 24enne pianista franco albanese, è una interprete straordinaria: allieva a Parigi del compianto Nicholas Angelich ha ereditato dal suo Maestro il tocco morbidissimo e la trasparenza di suono che caratterizzava il suo stile. Si è inoltre specializzata in Analisi Musicale, Musicologia, Onde Martenot, ha studiato organo e direzione d’orchestra a Vienna. Un vero fenomeno.

Marie-Ange Nguci risponde agli applausi © Più Luce

Ha eseguito il Concerto KV 491 di Mozart: una bellissima interpretazione con una intesa perfetta tra orchestra e solista.

L’esecuzione del Concerto in cui è evidente l’intesa tra Direttore e Solista ©Più Luce

Al termine un bis di grande virtuosismo: la Cadenza del Concerto per la mano sinistra di Ravel.

Il Concerto mozartiano è stato preceduto da un brano di non frequente esecuzione: Three questions with two answers di Dallapiccola. Era la prima volta della OSN, in quanto l’ultima esecuzione Rai a Torino risaliva al 1993 quando ancora c’era l’Orchestra di Rai Torino. Il brano prelude alla composizione dell’Ulisse, completato sei anni più tardi. Fu eseguito in prima mondiale il 5 febbraio 1963, e forse l’esecuzione Rai vuole ricordare il 60° anniversario?

A completare la serata Also sprach Zarathustra di Richard Strauss. Il più popolare dei suoi poemi sinfonici. A dire il vero la popolarità si ferma ai primi 2 minuti: l’abbagliante Sonnenaufgang che divenne celeberrima grazie a Stanley Kubrik che la inserì in 2001 Odissea nello spazio. Agli inizi degli anni 70 c’era persino una versione da discoteca. I 30 minuti successivi erano e sono meno conosciuti, comunque il titolo ha sempre un grande appeal e il pubblico accorre. Non poteva mancare in questa Stagione in cui i brani con grande organico la fanno da padrone: ottavino, 3 flauti, 3 oboi, corno inglese, clarinetto piccolo, 2 clarinetti, clarinetto basso, 3 fagotti, controfagotto, 6 corni, 4 trombe, 2 tromboni, 2 bassotuba, timpani, grancassa, piatti, triangolo, glockenspiel, campana grave, 2 arpe, organo, archi.

l’Orchestra esegue Also sprach Zarathustra © Più Luce

Il Concerto è disponibile su Rai Play e merita una visione/ascolto.

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Tutto Richard Strauss alla OSN Rai con Luisi e Taverna

febbraio 5, 2023

La OSN vuol proprio prendersi una rivincita dopo gli anni di pandemia in cui era costretta a composizioni con organico poco numeroso. Dopo la Symphonia Domestica torna a Richard Strauss con l’Alpensinfonie op.64.  4 Flauti (flauti 3 e 4 anche ottavino), 3 Oboi (Oboe 3 anche Corno inglese), Heckelphon, 2 Clarinetti in si bemolle, Clarinetto in mi bemolle, Clarinetto in do (anche Clarinetto basso in si bemolle), 4 fagotti (fagotto 4 anche Controfagotto), 8 Corni in fa (Corni 5, 6, 7 e 8 anche Tube wagneriane in fa e si bemolle), 4 Trombe in si e do, 4 Tromboni, 2 Tube, Timpani (2 esecutori), Cassa, Piatti, Tam-tam, Triangolo, Campanacci (3 esecutori), Glockenspiel, Macchina del vento, Macchina del tuono, Organo, Celesta, 2 Arpe, Archi: questo l’organico.

L’orchestra esegue l’Alpensinfonie.

Organico gigantesco e composizione gigantesca: 50 minuti circa di scalata e discesa musicale per le Alpi Bavaresi.

  • Nacht (notte)
  • Sonnenaufgang (sorgere del sole)
  • Der Anstieg (l’ascensione)
  • Eintritt in den Wald (ingresso nel bosco)
  • Wanderung neben dem Bache (cammino lungo il ruscello)
  • Am Wasserfall (alla cascata)
  • Erscheinung (apparizione)
  • Auf blumigen Wiesen (sui prati fioriti)
  • Auf der Alm (sul pascolo)
  • Durch Dickicht und Gestrüpp auf Irrwegen (fra macchie e fratte, per sentieri impervi)
  • Auf dem Gletscher (sul ghiacciaio)
  • Gefahrvolle Augenblicke (momenti di pericolo)
  • Auf dem Gipfel (sulla cima)
  • Vision (visione)
  • Nebel steigen auf (si alza la nebbia)
  • Die Sonne verdüstert sich allmählich (il sole gradualmente si oscura)
  • Elegie (Elegia)
  • Stille vor dem Sturm (calma prima della tempesta)
  • Gewitter und Sturm, Abstieg (Temporale e bufera, discesa)
  • Sonnenuntergang (Tramonto)
  • Ausklang (ultima risonanza)
  • Nacht (notte)

È una composizione che ha goduto di una discreta diffusione con l’avvento del CD (mi sembra che fu il primo CD di musica classica pubblicato dalla DGG con Karajan a capo dei Berliner.) Il CD esaltava al massimo l’ascolto e sopperiva a un handicap del vinile che interrompeva la prima facciata su Auf dem Gipfel con un effetto frustrante. La si ascolta sempre con molto piacere. Così anche stavolta: merito di Fabio Luisi che ha portato l’Orchestra al massimo delle sue potenzialità.

Fabio Luisi

Nella prima parte della serata la Burleske per pianoforte e orchestra, pagina giovanile che mostra già un compositore padrone dei suoi mezzi. Ne è stato solista Alessandro Taverna, giovanissimo e già affermatissimo interprete.

Alessandro Taverna esegue la Burleske

Applauditissimo ha concesso per bis la Fuga da Variazioni e fuga su un tema di Telemann di Max Reger.

Alessandro Taverna risponde agli applausi.

Con Richard Strauss non è finita: il prossimo concerto Also Sprach Zarathustra.

(foto Più Luce)

P.S.: Il concerto è su Rai Play, ne raccomando l’ascolto/visione.

Concerto per Il Giorno della Memoria della OSN Rai in diretta/differita su Rai 5

gennaio 27, 2023

Oggi è il Giorno della Memoria: la OSN Rai programma un concerto diretto da Fabio Luisi. Due i brani: Un sopravvissuto di Varsavia di Arnold Schönberg e la Settima Sinfonia di Gustav Mahler. Francesco Micheli è la voce recitante e il Coro maschile Maghini per il brano di Schönberg. Diretta/differita su Rai 5 a partire dalle 21:15.

Francesco Micheli ne Il sopravvissuto di Varsavia

Pagina di fortissimo impatto emotivo Il sopravvissuto di Varsavia è quella che più di tutte comunica l’orrore della Shoah. Otto minuti soltanto ma sufficienti a rabbrividire all’ascolto.

Fabio Luisi

La Settima è la sinfonia di Mahler più enigmatica e una delle meno eseguite. All’OSN Rai nei 28 anni di attività se contano 4 esecuzioni (Inbal. Lazarev, Boder, Conlon), forse poche se si considera che Mahler è uno dei musicisti più eseguiti dall’Orchestra.

David Ceste alla tuba tenore

Ottima esecuzione con strumentisti in piena forma. David Ceste nell’inizio funereo del primo movimento alla tuba tenore.

Francesco Mattioli

Francesco Mattioli, nuova prima parte dei corni, nella prima Nachtmusik.

Gilbert Imperial e Mario Gullo

Gilbert Imperial alla chitarra e Mario Gullo al mandolino nella seconda Nachtmusik. Tutta l’Orchestra nello Scherzo, che Luisi ha reso un po’meno spettrale del solito, e nel Rondo finale.

Applausi finali

Per curiosità: la Settima fu la prima sinfonia di Mahler a essere eseguita dalla Orchestra Rai di Torino nel 1933 in prima italiana sotto la bacchetta di Rito Selvaggi, un compositore, pianista e direttore oggi poco ricordato.

(le foto © Più Luce)

La Roma di Respighi alla OSN Rai

novembre 29, 2022

[da video streaming]

Ottorino Respighi fu un grande musicista, ma se all’estero non hanno dubbi in proposito in Italia lo si continua a considerare con sufficienza. Deve giungere un direttore texano, Robert Trevino, per ricordare la grandezza di Respighi e proporre le sue composizioni per orchestra più famose: i tre poemi sinfonici dedicati a Roma. Le fontane di Roma, I pini di Roma, Feste romane.

Robert Trevino dirige Respighi © Più luce

Sono stati eseguiti non in ordine cronologico, ma anticipando nella prima parte Feste romane che risale al 1928, forse per terminare con I pini della via Appia, brano di sicuro effetto e presa sul pubblico e che vede il timpano in evidenza.

Claudio Romano al timpano © Più luce

C’è una ragione: Claudio Romano dopo 44 anni di attività nell’Orchestra di Rai Roma e nella OSN Rai va in pensione; è l’ultimo suo concerto e chiude davvero in bellezza. Devo dire che mi mancherà moltissimo, senza far torto a nessuno è difficile trovare un timpanista come lui.

Trevino e Biagio Zoli (altro timpanista dell’Orchestra) salutano il M.° Romano © Più Luce

Dei tre poemi sinfonici Feste romane è il meno eseguito. La OSN lo ha eseguito una sola volta nel 2012 in un concerto “straordinario” fuori abbonamento prima di Natale, la volta precedente nelle stagioni Rai risale al 1977 sotto la direzione di Nino Sanzogno. Anche stavolta un concerto fuori abbonamento. Invece gli altri due hanno avuto maggior fortuna. soprattutto Pini di Roma, che è dei tre il più conosciuto, eseguito e inciso. Il mio preferito è invece Fontane di Roma, secondo me il più bello dei tre. Trevino è un grande ammiratore della musica di Respighi e non comprende la scarsa considerazione dei critici italiani al riguardo. Forse ragioni idelogiche? (l’ipotesi è mia). Le stesse che forse stanno alla base della scarsa considerazione dei Musicisti della cosiddetta Generazione Ottanta che ebbero la ventura di vivere e operare in parte durante il periodo fascista. Non voglio insistere al riguardo per non urtare eventualmente la sensibilità dei miei pochi lettori: ognuno la pensi come meglio crede. Trevino statunitense di origine messicana non si pone di questi problemi e ha dato una sfolgorante esecuzione con un’Orchestra che nulla ha da invidiare alle maggiori orchestre europee.

Esecuzione de I pini della via Appia © Più luce

Kabalevskij e Richard Strauss nel IV concerto della OSN Rai

novembre 20, 2022

[da video streaming]

Kian Soltani e Robert Trevino sono stati i protagonisti del quarto concerto della Stagione in corso della OSN Rai. Soltani, 30 anni, violoncellista nato in Austria da genitori iraniani è già stato ospite della OSN. Trevino è attualmente il direttore ospite principale. In programma il Secondo Concerto op.77 per violoncello e orchestra di Dmitrij Kabalevskij e la Symphonia Domestica op.53 di Richard Strauss.

Kian Soltani esegue il Secondo Concerto di Kabalevskij © Più Luce

Composto nel 1964 il Secondo Concerto è dedicato a Daniil Shafran che ne fu il primo interprete con la direzione dell’Autore. Esiste il video della prima:

Tre movimenti senza soluzione di continuità legati da due cadenze. È la seconda volta che viene eseguito nelle Stagioni dell’Orchestra. Soltani ne è stato ottimo interprete applaudito dal pubblico. Ha concesso due bis: accompagnato dai violoncelli dell’Orchestra una trascrizione dell’Ouverture dalla Suite Il Tafano di Shostakovich e da solo una composizione sua su temi persiani.

Kian Soltani nel bis di sua composizione. © Più Luce

L’OSN sembra voler prendersi una rivincita dopo le limitazioni subite durante la pandemia puntando su composizioni dall’organico di notevoli dimensioni. Dopo la Seconda di Mahler, la Settima di Shostakovich, la Seconda di Rachmaninov ecco la Symphonia Domestica di Richard Strauss.

La foto è eloquente. Ottavino, 3 Flauti, 2 Oboi, un Oboe d’amore, un Corno inglese, un Clarinetto in Re ed uno in La, 4 Clarinetti in Sib, un Clarinetto basso, 4 Fagotti, un Controfagotto, 4 Sassofoni (Soprano, Alto, Baritono e Basso), 8 Corni in Fa, 4 Trombe in Fa, 3 Tromboni, una Bassotuba, 4 Timpani, un Triangolo, un tamburino, un Glockenspiel, piatti, grossi piatti, 16 primi violini, 16 secondi violini, 12 viole, 10 violoncelli, 8 contrabbassi e due arpe. Composta tra il 1902 e il 1903 chiude la serie dei poemi sinfonici (seguirà dopo 12 anni la Sinfonia delle Alpi) prima di dedicarsi all’opera. Dedicata alla moglie e al figlio vuol essere una rappresentazione sonora della sua vita familiare. Fu eseguita per la prima volta a New York sotto la direzione dell’Autore nel 2004, poi a Francoforte dove fu oggetto di critiche. Nei 28 anni di attività della OSN è la quinta volta che che viene eseguita: questa di Trevino è stata preceduta da Inbal, Kitaenko, Aykal, Kristian Jarvi. Nei circa 60 anni della Orchestra sinfonica di Torino Rai fu eseguita lo stesso numero di volte: non so se ciò sia indicativo di un diverso atteggiamento nei confronti della composizione che a dire il vero non ha mai particolarmente sedotto direttori e ascoltatori. Vorrei segnalare tra i direttori della Sinfonica di Rai Torino Clemens Krauss nel 1951.

Trevino dirige la Symphonia Domestica © Più Luce

Trevino e l’Orchestra si sono fatti onore nei 45 minuti di vita familiare straussiana suscitando gli applausi del pubblico.

Applausi al termine © Più Luce