Ecco un direttore che mi piace: giovane (41 anni), sicuro di sé, dirige a memoria, tiene in pugno l’Orchestra, scende dal podio a rimproverare una parte del pubblico che disturba l’esecuzione con il solito smartphone, sa valorizzare la già eccellente compagine orchestrale. È al suo debutto sul podio della OSN Rai, ma ha già un invidiabile curriculum che comprende un concerto con i Berliner nel 2014 a soli 31 anni. Alla Rai ha proposto due pagine che gli sono care e che ha già diretto più volte: Orawa di Wojciech Kilar e la Quarta Sinfonia di Ciaikovskij. Il primo brano è una breve pagina che ha conquistato il pubblico suscitando almeno tre chiamate (cosa rara per un brano orchestrale di apertura). La Sinfonia di Ciaikovskij è molto conosciuta ed eseguita anche in sede Rai. Urbański ne ha diretto una splendida esecuzione. [Il programma di sala segnala come ultima esecuzione quella di Shokhakimov del 21 marzo 2018: è un errore in quanto fu ancora eseguita il 19 novembre 2021 con Robert Treviño sul podio].
Jan Lisiecki è invece una presenza costante alla OSN e richiama giustamente molto pubblico anche giovanile. Ha eseguito il Secondo Concerto op.16 di Prokof’ev. Una delle pagine più impegnative del repertorio pianistico.
Ne viene a capo senza difficoltà e agli applausi concede un bis ancora più difficoltoso: il primo preludio di Górecki.
Jan Lisiecki risponde agli applausi ©Più Luce
Una bella serata. Urbański tornerà a fine febbraio a dirigere un altro concerto: spero che torni anche nelle prossime stagioni.
Il concerto è disponibile su Rai Play. Vorrei sapere e capire perché il Concerto della Memoria trasmesso in diretta dalla tv non è stato inserito su Rai Play .
Tag: Ciaikovskij, Jan Lisiecki, Krzystoph Urbański, Prokof'ev, Wojciech kilar
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