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Concerto Kochanovsky – Dueñas da S. Cecilia su Rai 5

aprile 18, 2024

Stasera in prima serata su Rai 5 andrà in onda un concerto eseguito lo scorso febbraio all’Auditorium Parco della Musica in Roma diretto da Stanislav Kochanovsky con Maria Dueñas come solista.

Stanislav Kochanovsky e Maria Dueñas a S:Cecilia ©Musacchio/Pasqualini

Programma russo: Rimskij Korsakov, Ciaikovskij, Rachamaninov. Il programma verrà aperto dal Capriccio spagnolo di Rimskij-Korsakov, che conquista grazie alla brillantezza dell’orchestrazione, al folklore e alla ricchezza di colori e di ritmi.

Stanislav Kochanovsky dirige Capriccio Spagnolo ©Musacchio/Pasqualini

 Stanislav Kochanovsky è regolarmente ospite dell’Accademia a partire dal suo debutto avvenuto nel 2014.  Kochanovskiy, classe 1981, ha maturato una profonda conoscenza ed esperienza del repertorio sinfonico e operistico durante i suoi anni come direttore del Teatro Mikhailovsky e della State Safonov Philharmonic Orchestra.

Maria Dueñas ©Musacchio/Pasqualini

 La giovanissima violinista Maria Dueñas, nata nel 2002 a Granada e scoperta all’età di soli dodici anni da Marek Janowski, che la diresse in un concerto sul podio della San Francisco Symphony nel 2014, a Santa Cecilia interpreta uno dei brani più amati del repertorio, il Concerto per violino di Čajkovskij. Scritto nel 1878, il Concerto è ricchissimo di inventiva melodica, con un’orchestrazione magistrale ed è tra le pagine più virtuosistiche mai scritte per lo strumento.  

La Dueñas e Kochanovsky rispondono agli applausi ©Musacchio/Pasqualini

In chiusura la Terza Sinfonia di Rachmaninoff, scritta a Lucerna tra il 1935 e il ’36, che risente della grande malinconia per la Russia, abbandonata per sempre dal compositore nel 1917, dopo la Rivoluzione d’ottobre.  

Stasera ore 21:15. Rai 5 nel pomeriggio anticipa il Concerto riproponendo il primo concerto diretto da Kochanovsky a Santa Cecilia quando sostituì Yuri Temirkanov indisposto.

N:B.. ho riportato alcune frasi tratte dal sito dell’Orchestra.©

Stanislav Kochanovsky e la OSN Rai per MITO Settembre Musica 2016

settembre 15, 2016

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Stanislav Kochanovsky

In una rassegna che ha il titolo di “Padri e figli” giunge quanto mai a proposito la sostituzione del previsto Dmitri Kitajenko (età 76) col giovane Stanislav Kochanovsky (età 35) sul podio della OSN Rai . Veramente la sostituzione era già avvenuta a Rimini la sera prima in cui c’era il notevole valore aggiunto di Simon Trpcheski solista nel Secondo di Rachmaninov. Per MITO niente Trpcheski (impegni del Pianista? risparmio sui costi? o improbabile “paternità” Rimskij-Rachmaninov?) e programma modificato nel secondo brano. Deve esser destino per Kochanovsky sostituire direttori russi over 70 quando c’è in programma Shéhérazade di Rimskij Korsakov: avvenne anche a S.Cecilia a Roma nell’aprile del 2014 quando sostituì Temirkanov [i direttori artistici sono avvisati, quando scritturano un “nonnetto” (per usare l’infelice espressione di un ineffabile cronista de La Stampa) per dirigere l’op.35 di Rimskij c’è Kochanovsky a disposizione ]. La serata aveva come “titolo” Orchestrare alla russa e aveva il proposito (credo) di evidenziare l’influsso del grande Rimskij su compositori delle generazioni successive. Rimskij ebbe indubbiamente un influsso notevolissimo sulla musica (non solo russa): non mi sembra però che i brani scelti siano molto indovinati. Il Divertissement da Le baiser de la fée di Stravinskij è un omaggio a Ciaikovskij (presentato nel programma di sala quasi come “rivale” di Rimskij) e in ogni caso non mi pare che in esso ci siano retaggi rimskiani, tutt’altro: perché allora non L’Uccello di fuoco, se si voleva restare in Stravinskij e dimostrare una paternità? Poi il Naughty Limericks di Shchedrin, in apertura, è lontano anni luce da Shéhérazade. Insomma i tre brani al limite sono un esempio di eccellente orchestrazione, senza però “legami di parentela” tra essi. Il tutto conferma in me l’impressione (forse errata) che la direzione artistica abbia fatto prima il cartellone dei concerti e appioppato il titolo della rassegna a posteriori, d’altronde è talmente generico che potrebbe essere assegnato a quasi tutte le stagioni concertistiche (ho provato con la prossima della OSN e ci starebbe, in senso lato, alla maggioranza dei concerti). Il brano più riuscito è stato Shéhérazade op.35. La lettura di Kochanovsky non mi è parsa diversa da quella data a Roma due anni fa, privilegiando l’aspetto narrativo della partitura e il movimento migliore in quest’ottica mi è parso il secondo che è il più “narrativo” dei quattro. L’Orchestra, nonostante qualche leggera e perdonabile imperfezione qua e là, ha ben risposto e le prime parti sono state a lungo applaudite. Il programma di sala aumenta di una unità il Gruppo dei Cinque: errore di stampa o confusione con il gruppo parigino di cui fecero parte Milhaud e Poulenc? Nessun bis a fine serata nonostante gli insistenti applausi: che stitichezza! Insomma un evento che sarebbe stato benissimo nella normale programmazione OSN Rai (non sarebbe stato neanche dei più significativi), piuttosto che in un “festival” come dovrebbe continuare a essere Settembre Musica.

Kochanovsky e Alessandro Milani (violino di spalla, solista in Shéhérazade)

Concerto “Le mille e una notte” da S.Cecilia su Rai 5

settembre 4, 2014

Sheherazade

Stasera su Rai 5 andrà in onda un concerto che ha avuto luogo nello scorso aprile all’Auditorium Parco della Musica in cui l‘Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Stanislav Kochanovsky ha eseguito pagine di Rimkij-Korsakov e Musorgskij.

Stanislav Kochanovsky dirige a S.Cecilia © Musacchio/Ianniello

Stanislav Kochanovsky dirige a S.Cecilia © Musacchio/Ianniello

Il giovanissimo Kochanovsky sostituì in extremis l’indisposto e previsto Yuri Temirkanov, lasciando quasi invariato il programma che comprende l’Ouverture La grande pasqua russa op.36 e Shéhérazade op.35 di Rimskij-Korsakov e alcune scene dal Boris Godunov di Musorgsky con la partecipazione del basso Evgeny Nikitin e del Coro di S.Cecilia.

Evgeny Nikitin e Stanislav Kochanovsky a S.Cecilia © Musacchio/Ianniello

Evgeny Nikitin e Stanislav Kochanovsky a S.Cecilia © Musacchio/Ianniello

Il titolo Concerto Le mille e una notte quindi a rigore si riferisce solo alla suite sinfonica Shéhérazade presente nella seconda parte del concerto.

Carlo Maria Parazzoli, violino di spalla dell'Orchestra, nell'assolo di Shéhérazade ©Musacchio/Ianniello

Carlo Maria Parazzoli, violino di spalla dell’Orchestra, nell’assolo di Shéhérazade ©Musacchio/Ianniello

Appuntamento da non perdere per tutti coloro che come me amano questo repertorio. Nell’attesa una recensione del concerto:

http://www.gbopera.it/2014/04/il-fascino-delloriente-russo-rimskij-korsakov-e-musorgskij-interpretati-da-stanislav-kochanovsky/

Stanislav Kochanovsky abbraccia C.M.Parazzoli al termine di Shéhérazade ©Musacchio/Ianniello

Stanislav Kochanovsky abbraccia C.M.Parazzoli al termine di Shéhérazade ©Musacchio/Ianniello

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Sicuramente il brano più riuscito è Shéhérazade, di cui il 33enne Maestro pietroburghese ha dato una bella lettura in cui l’elemento fiabesco e sensuale predominava. Meno convincente l’antologia dal Boris: queste pagine stralciate dall’0pera nella sua integralità a mio parere hanno poco senso. Censurabilissima, nella replica di sabato 6 settembre, l’interruzione pubblicitaria tra il terzo e il quarto movimento di Shéhérazade, quando dopo “il giovane principe e la principessa” è comparso… Francesco Amadori. Cose che sarebbero forse accettabili in una tv commerciale, ma che sono inconcepibili in una tv che si spaccia per “servizio pubblico” e obbliga gli utenti al pagamento del canone. Smiley