Il Concerto per piano di Clara Wiek alla Stagione Rai

Si è concluso all’Auditorium Rai il ciclo che Semyon Bychkov ha dedicato a Brahms and… friends (verrebbe da dire), ciclo “divaricato” tra preludio di inverno e preludio d’estate (chissà perché?), e che in larga parte riproponeva quanto il Maestro aveva già prodotto nel suo incarico alla WDR Orchester di Colonia. Nel Concerto di ieri sera, in replica stasera, l’attenzione maggiore verteva sul Concerto in la minore op.7 di Clara Wiek.

Clara Wiek

Clara Wiek, che passerà alla storia come la “Signora Schumann”, fu oltre che grandissima pianista anche compositrice. Attività quest’ultima che verrà sacrificata sull’altare del matrimonio, una volta coniugata col grande Robert. Sebbene il marito la assecondasse a proseguire, gli impegni familiari ebbero la meglio.

I figli di Clara Wiek e Robert Schumann.

Questo concerto per piano e orchestra risale agli anni giovanili e risente molto dell’influsso di Kalkbrenner e di Hummel, di cui all’epoca Clara era interprete. Bellissima la Romanza centrale, di sapore schumanniano (è proprio il caso di dirlo..). Ne è stato solista Kirill Gerstein, 33enne pianista americano di origine russa che collabora molto con Bychkov.

Kirill Gerstein

Dopo il Concerto ha concesso come bis Soirèes de Vienne di Liszt-Schubert.

Semyon Bychkov

La programmazione in un primo momento racchiudeva il Concerto tra l’op.52 di Schumann e la Prima Sinfonia di Brahms. Una bella idea quella di inserire la Wiek tra i due amori (il secondo platonico?) della sua vita. Troppo bella per rimanere, per cui la composizione di Schumann è stata sostituita con la Sinfonia in si minore di Schubert, che oltre che incompiuta ieri sera faceva un po’ la figura dell’intrusa che giunge alla festa sbagliata. Si concludeva con la Prima Sinfonia di Brahms, che ha ricevuto ovazioni solenni da parte del pubblico all’indirizzo del Direttore, che da parte sua avrebbe almeno potuto ricambiare con un sorriso, invece…

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