La Budapest Festival Orchestra (Budapesti Fesztiválzenekar) e il suo fondatore e direttore Iván Fischer sono una presenza abituale a MiTo Settembre Musica (già lo scorso anno tennero un concerto e il prossimo è già annunciata una Settima di Mahler): un privilegio, giacché si tratta di una delle migliori orchestre del mondo, superiore (anche a mio modestissimo avviso) di molte spanne ad altre forse di maggiore presa mediatica. Basta ascoltare il suono degli archi (meraviglioso, indescrivibile a parole), la fusione perfetta delle varie sezioni, l’equilibrio sonoro: merito, certo, della attività costante nei 30 anni di attività del Direttore che è divenuto una delle bacchette più prestigiose di oggi.
Ieri sera ha inaugurato al Regio di Torino il MITO Settembre Musica con un programma che a prima vista appare come una compilation, come quelle che gli automobilisti amano ascoltare durante i loro percorsi in quanto poco impegnative.
Esecuzioni da antologia, in cui Orchestra e Direttore hanno dato il meglio di sé. Per bis un brano di Dvořák, in cui le parti femminili dell’Orchestra si sono esibite vocalmente. Stasera a Milano un programma “più impegnativo” interamente dedicato a Brahms.
Per chi volesse riascoltare qualche brano, come la Danza Ungherese n.14:
http://www.deezer.com/track/64151410
o la Leggenda op.59 n.10 di Dvorák:
http://www.deezer.com/track/66748823
o le Danze di Galánta:
http://www.deezer.com/track/65343079
(L’account per gli ascolti è gratuito)
Tag: Budapest Festival Orchestra, classica, concertisinfonici, Ivan Fischer
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