STANISLAW SKROWACZEWSKI

Al nome di Skrowaczewki si associa immediatamente (come per Jochum e Wand) il nome il Anton Bruckner di cui Skrowaczewski è stato ed è uno dei maggiori interpreti. La Mahler-Bruckner Society gli ha conferito la medaglia d’oro. Ma limitare all’interpretazione bruckneriana l’attività di questo grande direttore sarebbe riduttivo.

Stanislaw Skrowaczewski

Nato a  Lwów, in Polonia, (oggi L’viv in Ucraina), il 3 ottobre 1923, Stanislaw Skrowaczewski fu enfant prodige: a 8 anni aveva già composto una sinfonia, a 11 aveva già dato un recital pianistico, a 13 si era esibito nella doppia veste di pianista e direttore nel III Concerto di Beethoven. I danni subiti alle mani in seguito all’esplosione di una bomba durante il secondo conflitto mondiale lo costrinsero ad abbandonare l’attività di pianista concentrandosi in quella di compositore e direttore. Studiò quindi a Parigi con Nadia Boulanger (composizione) e Paul Kletzki (direzione) e cominciò l’attività di direttore a Wroclaw, Katowice, Cracovia, Varsavia. Vinto a Roma nel 1956 il concorso per giovani direttori d’orchestra, fu invitato da George Szell a Cleveland: fu un grande successo che fece decollare la sua carriera negli USA.

Stanislaw Skrowaczewski da giovane

New York, Pittsburgh, Chicago fino alla nomima nel 1960 alla Minneapolis Symphony (che divenne nel 1968 Minnesota Orchestra), incarico che durò fino al 1979. Passò quindi alla Hallé di Machester fino al 1992, compiendo con questa orchestra numerose tournée. Nel 1988 è nominato compositore in residence della Philadelphia Orchestra. Con l’Orchestra della Radio di Saarbrücken, di cui è principale direttore ospite, ha effettuato l’incisione dell’integrale bruckneriana e beethoveniana che hanno riscosso consensi internazionali. Dal 2007 al 2010 è stato direttore principale della Yomiuri Nippon Symphony Orchestra di Tokio.

Skrowaczewski sul podio dei Berliner nel 2011

Tra i miei ricordi personali: una sua direzione nel 1970 (?) alla Rai di Torino con Rostropovich solista (se la memoria non mi inganna Schumann: Concerto per violoncello e Quarta sinfonia), poi varie direzioni negli anni 90 alla Nazionale della Rai e al Regio di Torino (stagione sinfonica) con una inarrivabile Decima di Shostakovich alla Rai e un Also sprach Zarathustra in cui l’Orchestra del Regio era quasi irriconoscibile, per salto di qualità: e poi qualche volta si dice che il direttore conta poco…..

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4 Risposte to “STANISLAW SKROWACZEWSKI”

  1. alberto Says:

    Era il 20 mrzo 1970 (non grazie a memoria prodigiosa, ma al “solito” libro ERI). Invece ricordavo senza aiuti che in programma c’era anche la ostica Seconda Sinfonia di Lutoslawsky.

  2. Roberto Mastrosimone Says:

    Ti ringrazio della precisazione. La stagione Rai 1969/70 la ricordo come una delle migliori in assoluto, o forse è perché si tende un po’ a mitizzare il passato?

  3. Alberto Says:

    Caro Roberto, un po’ in ritardo confermo che ricordi bene. Tra settembre ’69 e giugno ’70 ci furono SEI concerti di S.Celibidache (con 5 programi diversi+ uno al Palasport),Paul Paray, John Barbirolli, Erich Leinsdorf (Leonora di Beethoven), Rafael Kubelik, Georges Pretre, Riccardo Muti, Eliahu Inbal, Vittorio Gui (2 programmi), Seij Ozawa (Orfeo ed Euridice, con la Verrett).
    Tra le molte registrazioni senza pubblico “Il Profeta” di Meyerbeer con la Horne e Gedda.

  4. Roberto Mastrosimone Says:

    Caro Alberto ti ringrazio molto delle informazioni. I concerti di Celibidache, di Barbirolli (la V di Mahler), l’Orfeo con la Verret diretto da Ozawa, la Leonora diretta da Leinsdorf sono indimenticabili! E tutto in una stagione… Se aggiungiamo poi che i Concerti di Autunno erano a ingresso gratuito (bisognava ritirar l’invito, gli abbonati lo ricevevano già a casa)…. Davvero una “età dell’oro” che abbiamo avuto se non altro la fortuna di vivere. Meglio evitare i confronti con la realtà Rai di oggi, soprattutto considerando che in quegli anni le orchestre Rai erano 4 e a Roma c’erano stati in quella stagione, mi pare, il Don Giovanni diretto da Giulini, il Fidelio diretto da Bernstein con cast stellari.

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