Michele Mariotti e Ettore Pagano all’OSN Rai

Un programma interessante e due giovani interpreti (anzi uno giovanissimo, 20 anni) per l’ottavo concerto della Stagione della OSN Rai. Michele Mariotti, secondo me, è il miglior direttore italiano under 50 attualmente in attività. Grande interprete d’opera, ma anche, e lo dimostra ogni volta che sale sul podio della OSN, grande interprete sinfonico. Il programma è iniziato con Romeo e Giulietta di Ciaikovskij. È una delle tre composizioni sinfoniche di Ciaikovskij ispirate ai drammi di Shakespeare (le altre due sono La Tempesta e Amleto). Ciaikovskij non le definì poemi sinfonici, ma ouverture-fantasia il Romeo e Giulietta e l’Amleto e fantasia sinfonica La Tempesta. Sono simili nella durata (20 minuti ca.) e nella struttura (una introduzione lenta, una esposizione con due nuclei tematici, uno sviluppo, la ripresa e una coda). Il Romeo e Giulietta è la più famosa e la più eseguita delle tre. È sicuramente una delle composizioni più belle e più riuscite del Musicista. Il suo tema d’amore fu anche spesso utilizzato nel cinema statunitense degli anni 30/40 del secolo scorso: lo si trova nel film Giulietta e Romeo di Cukor e nientemeno ne I tre moschettieri di G, Sidney a far da colonna sonora agli incontri tra D’Artagnan e Costance. Ciò portò spesso i detrattori di Ciaikovskij a definire la sua musica hollywoodiana. Mariotti fortunatamente non è di questo avviso e ha diretto una delle più belle interpretazioni dell’ouverture-fantasia esaltandone i momenti drammatici e la cantabilità dei momenti lirici.

Michele Mariotti dirige Romeo e Giulietta alla OSN Rai

Ettore Pagano, classe 2003, a soli 20 anni può vantare il primo premio assoluto in 40 concorsi nazionali e internazionali. Tra questi il prestigioso Khachaturian Cello Competition svoltosi a Yerevan nel 2022. Nessuno meglio di lui può eseguire il Concerto-rapsodia per violoncello e orchestra di Khachaturian. Composto nel 1963 per Mstislav Rostropovich fa parte di una trilogia di lavori destinati rispettivamente al violino, al violoncello e al pianoforte, ripetendo l’esperienza dei tre Concerti per gli stessi strumenti scritti negli anni giovanili dopo quello per violino del 1961, dedicato a Leonid Kogan, e prima di quello per pianoforte, scritto nel 1968 per Nikolai Petrov. Il titolo indica già il carattere libero del lavoro che si muove in una serie di episodi combinati in unico movimento.

Ettore Pagano esegue Khachaturian all’OSN Rai

Al grande successo di pubblico Ettore Pagano ha generosamente risposto con tre bis.

Il concerto è proseguito con Jeu de cartes di Stravinskij, musica dal balletto in tre mani. “Soggetto di questo balletto è una partita di poker. Diversi giocatori seggono al tavolo verde di una sala da giuoco.
I danzatori impersonano le carte principali della partita. Ogni mano è scompigliata dai ripetuti interventi dispettosi dell’imprevedibile Jolly che si crede invincibile per la sua capacità di trasformarsi in qualsiasi altra carta. Nella prima mano uno dei giocatori è sconfitto, ma gli altri due restano con scale uguali, sebbene uno dei due abbia il Jolly. Nella seconda mano il giocatore che ha il Jolly vince con quattro assi che sconfiggono facilmente quattro regine. Poi arriva la terza mano. L’azione si fa più tesa. Si ha una lotta fra tre ‘colori’. Nonostante dapprima risulti vittorioso su un avversario, e si pavoneggi in testa a una sequenza di picche, il Jolly è battuto da una scala reale di cuori. Hanno così fine la sua malizia e le sue vanterie”. Questa la trama del balletto scritta dall’Autore. Fu eseguito la prima volta a New York nel 1937 con la coreografia di Balanchine e la direzione di Stravinskij. Mariotti ne ha diretto una esecuzione di rara efficacia che ha riscosso notevole successo.

Mariotti ringrazia gli orchestrali al termine del concerto.

Il concerto è inserito su Rai Play e ne raccomando la visione e l’ascolto.

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