Oggi, 21 agosto 2010, alle 20:15 andrà in onda sulla rete tedesca 3sat “La pietra del paragone” di Gioachino Rossini nell’allestimento andato in scena a Parigi nel 2007.
Si tratta di una coproduzione dello Châtelet e del Regio di Parma. Spettacolo di grande successo, immortalato subito da un DVD edito a due settimane dalla prima parigina. Punto di forza dello spettacolo l’originale allestimento curato da Giorgio Barberio Corsetti e da Pierrick Sorin. Il palcoscenico è diviso in due piani: quello su sfondo blu in cui agiscono i personaggi e un maxischermo in cui contemporaneamente essi appaiono sullo sfondo di una villa anni 60, proiezione virtuale di modellini. Ecco le parole del regista: “Il denaro è la pietra del paragone. Per provare che tutto è apparenza bisogna far scomparire il denaro, magari con l’abile messinscena architettata dal Conte, che si finge rovinato. Allora crollano tutte le altre finzioni. Con Pierrick Sorin volevamo ricreare il clima di sospensione che si respira nell’opera. La pietra del paragone si svolge in un tempo sospeso, è una perenne vacanza. Così ci è sembrato interessante che anche le scene, gli oggetti partecipassero a questa condizione smaterializzata. Tutto si presta a un gioco di teatro molto scoperto, che abbiamo reso evidente con l’artificio dell’elettronica e della elaborazione delle immagini. Gli oggetti, i luoghi, gli ambienti, sono virtuali, tutto si svolge nel vuoto, nella scena blu che è pura virtualità. Il pubblico godrà di una visione multipla. Assiste al montaggio di una realtà virtuale ma ne ha sotto gli occhi il processo che la definisce. Sono i modellini a creare spazi ed oggetti, i personaggi si muovono nel nulla delle loro aspirazioni e sentimenti. L’interazione fra i vari cantanti sulla scena, la ritroviamo poi nella pura virtualità dello schermo. Ecco che attraverso l’artificio video i personaggi si muovono nel loro nulla colorato di blu”.
Cast vocale notevolissimo in cui svetta Sonia Prina nella parte di Clarice.
Accanto a lei, forse meno convincente, l’Asdrubale di François Lis. Ottimo il Giocondo di José Manuel Zapata.
Godevolissimi Joan Martin Royo (Macrobio) e Christian Senn (Pacuvio). Jennifer Holloway e Laura Giordano impersonano efficacemente Aspasia e Fulvia. Filippo Polinelli (Fabrizio) completa il cast.
Nella buca l’Ensemble Matheus diretto da Jean Christophe Spinosi.
Fa un po’ sorridere che mentre in scena si escogita il massimo della tecnologia attuale per proiettare nella contemporaneità l’opera, nella buca si viaggi a ritroso nel tempo e si cerchi a tutti i costi di riprodurre il sound e lo stile del 1812. Il Coro del Teatro Regio di Parma dà il suo ottimo contributo alla riuscita dello spettacolo.
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