JOHANNES-PASSION di J.S.Bach diretta da Helmuth Rilling alla OSN Rai

Forse il concerto più atteso della Stagione in corso. D’altronde la Johannes-Passion crea già di per sé un’attesa in tutti gli appassionati di musica, di gran lunga maggiore se poi a dirigerla è Helmuth Rilling. Ambasciatore nel mondo dell’opera di Johann Sebastian Bach, come viene definito, Helmuth Rilling, a quasi 79 anni

Helmuth Rilling

ne ha dedicati circa 60 alla diffusione della musica del sommo Musicista, da quando nel 1954 fondò il Gaechinger Kantorei, cui affiancò nel 1965 il Bach Collegium di Stuttgart. Fu il primo a incidere l’integrale delle Cantate di Bach seguita nel 2000 dalla integrale dell’intero repertorio bachiano.

Aveva già diretto la OSN nella Matthäus-Passion nel 2007 e come allora si è avvalso della collaborazione del Coro Filarmonico “Ruggero Maghini”, ormai istituzione quasi parallela all’Orchestra, con cui opera costantemente.

Il Coro Filarmonico Maghini

Guidato da Claudio Chiavazza il Coro ha finito col supplire alla mancanza di una istituzione corale stabile dopo lo scioglimento di ben tre cori da parte della Rai non seguita purtroppo dalla fondazione di almeno un Coro Nazionale della Rai. Nella Johannes-Passion il coro è chiamato a un ruolo fondamentale e il Coro Maghini si è fatto onore. Accanto al coro un cast vocale di specialisti del genere.

dall'alto da sx : Lothar Odinius, Bernhard Berchtold, Julia Sophie Wagner; in basso da sx: Ingeborg Danz, Konstantin Wolff, Michael Nagy

Tra di essi spicca l’Evangelista di Lothar Odinius, che aveva già cantato questo ruolo nella Matthäus nel 2007. Anche Michael Nagy, nel ruolo di Cristo, aveva cantato nel 2007. Il contralto Ingeborg Danz aveva invece già cantato la stessa parte nella precedente Johannes del 2005 sotto la direzione di Noseda. Specialisti e spesso collaboratori di Rilling il soprano Julia Sophia Wagner, il tenore Bernhard Berchtold e il basso Konstantin Wolff. Il protagonista comunque è stato Rilling, cui naturalmente sono andati gli applausi più calorosi.

Il programma di sala riportava il testo integrale con traduzione a caratteri che hanno messo a durissima prova la mia presbiopia, in più parte della sala (i posti più economici!) era oscurata come di consueto impedendo di seguire il testo a chi ne avesse avuto necessità. D’accordo che la Johannes-Passion è pagina conosciuta, ma non credo a tal punto che si declamino i versi dell’Evangelista sotto la doccia o si canticchino le arie sbarbandosi. In ogni caso illuminare la sala ad uopo in queste occasioni non è una cortesia, ma un dovere.

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