TURANDOT di Puccini (Scala,2001) su Rai 5

La Turandot di Puccini che Rai 5 trasmetterà domani, 20 maggio 2012, fu ripresa alla Scala di Milano il 23 giugno 2001. Un’edizione che avrebbe dovuto dirigere Giuseppe Sinopoli scomparso 2 mesi prima. Lo sostituì Georges Prêtre la cui direzione fu accolta con freddezza e riserve da alcuni critici, che in tal modo forse volevano rendere omaggio al Maestro scomparso. Subentrare a chi non c’è più è sempre impresa ardua e almeno per questo Prêtre merita tutto il plauso possibile. Regia di Keita Asari. Protagonista Alessandra Marc, che dieci anni fa era un po’ la Turandot di riferimento.

Alessandra Marc

Calaf è Nicola Martinucci.

Nicola Martinucci

Liù è Cristina Gallardo-Domâs.

Cristina Gallardo-Domâs

Andrea Papi è Timur.

Per chi desidera un’anteprima:

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Spero veramente che a vederla e ascoltarla siano stati tantissimi. Forse una delle più belle edizioni video di Turandot, se non la più bella. Lo spettacolo di Asari è splendido, ma, a mio parere, è la direzione di Georges Prêtre che ne fa un unicum. Ricordavo una Turandot televisiva della fine degli anni 60 (fu trasmessa nell’aprile 1969) diretta dal Maestro francese (si può forse ancora reperire su youtube, guardiani del© permettendo) e già allora era evidente la predilezione di Prêtre per quest’opera. A più di 30 anni di distanza il Maestro porta all’estreme conseguenze la sua arte interpretativa. È nemico giurato di ogni routine e si rimette continuamente in discussione curando fino all’eccesso ogni battuta, con una ricerca quasi ossessiva del rubato, con un lavoro di oreficeria musicale che mette spesso in seria difficoltà gli orchestrali: il rischio è quello di una frammentarietà, talvolta patente in alcune sue prove sinfoniche. Questo modo di procedere è presente in questa Turandot scaligera, ma (a mio giudizio) ne nasce un capolavoro, anzi non esito a dire che è il capolavoro di Prêtre. Alcune scelte agogiche e dinamiche possono essere spiazzanti e forse è ciò che ha irritato alcuni recensori e alcuni spettatori che mandano dei buu al suo indirizzo, ma il risultato è tale che spesso sembra di ascoltar l’opera per la prima volta e di scoprirne tesori nascosti. Questa cura oltre che all’orchestra e rivolta ai cantanti che si adeguano (con un po’ di fatica) alle direttive del Maestro. La migliore, secondo me, è la Gallardo-Domâs, una Liù sensibile e commovente, la Marc riesce a delineare una Principessa umana, fragile e piena di difese che rimane sconfitta dalla fermezza di Calaf e dall’amore sconfinato di Liù, umanità presente anche nel Calaf di Martinucci. Insomma una Turandot imperdibile. Anche la ripresa tv di Cavassilas era all’altezza della situazione.

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3 Risposte to “TURANDOT di Puccini (Scala,2001) su Rai 5”

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