“La bella addormentata” di Ciaikovski in DVD in edicola

P.I.Ciaikovski all'epoca della composizione de "La bella addormentata"

Nella serie Invito al balletto della De Agostini è stata distribuita in queste settimane in edicola una bella e recentissima edizione de “La bella addormentata” di Ciaikovski. Si tratta di una produzione del Royal Ballet di Londra registrata alla Royal Opera House a fine 2006 e pubblicata lo scorso anno dalla Opus Arte. Il titolo è in repertorio della compagnia fin dal 1939 e questa produzione riprende quella del 1946 con le coreografie di Ninette de Valois e Nicholas Sergeyev e le scene originali di Oliver Messel. Vi sono delle aggiunte di Frederick Ashton e Anthony Dowell, ma lo spettacolo è sostanzialmente simile a quello di 60 anni prima. Allestimento di grande fascino, un vero tripudio di colori esaltati dall’ottima fotografia della ripresa tv, di una fluidità narrativa davvero unica. Nella parte di Aurora la star attuale della compagnia, la giovanissima Alina Cojocaru

Alina Cojocaru nella parte di Aurora (foto J.Ross)

Accanto a lei il Florimondo del giovane italiano Federico Bonelli

Federico Bonelli

Eccellente anche la Fata dei Lillà di Marianela Nunez

Marianela Nunez nella parte della Fata dei Lillà (foto J.Ross)

A impersonare Carabosse, contrariamente all’uso che affida la parte en travesti a un ballerino, Genesia Rosato.

L’orchestra del Covent Garden è diretta da Valery Ovsyanikov, un russo che è direttore ospite della compagnia. Violino solista è Sergei Levitin, spalla del Marinskij.

Valery Ovsyanikov

La parte musicale è notevolmente ridotta rispetto alla stesura originale, secondo l’uso di quasi tutte le compagnie di ballo (la versione più completa reperibile in DVD è quella del Kirov 1982, non quella successiva). A farne le spese soprattutto il secondo e terzo atto. Tutto sommato un peccato, visto che si tratta di più di mezzora di musica meravigliosa, ma le consuetudini del balletto sono queste e sono lontanissime da quelle che attualmente imperano nei teatri d’opera dove l’esecuzione integrale è divenuto precetto ineludibile, o quasi.

Propongo un estratto dalla precedente edizione del Royal Ballet (1994) con identica coreografia, ma con scene e costumi diversi. E’ la Variazione di Aurora (n.8 c) dal primo atto. Solista è Viviana Durante.

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