“Non ci posso credere!” mi verrebbe da esclamare. Più di 20 anni fa il vecchio LP veniva tumulato dopo circa 40 anni di vita con tanto di “requiescat in pace” e nessuno avrebbe scommesso in una sua rinascita. Insomma divenne oggetto da collezionisti. Poi invece….. piano piano ricompare ad opera soprattutto dei DJ nelle discoteche, quindi nei negozi a prezzi proibitivi. Che ricomparisse in edicola non l’avrei mai immaginato:
Appartengo alla generazione che è venuta su con il vinile e, se devo essere sincero, non ho rimpianti per questo supporto, a parte quelli che possono generare dai ricordi di quando si era giovani ecc. Gli elleppì (come li chiamavamo) di classica in Italia si distinguevano per pessimo stampaggio, al punto che cercavo di procurarmeli di “importazione” ovvero li acquistavo all’estero quando mi capitava di andarci. Certo il vinile soddisfaceva maggiormente il feticismo del consumatore, il formato consentiva confezioni più accattivanti con fascicoli allegati ricchi di foto. La DGG brillava particolarmente in questo e il box con le Sinfonie beethoveniane dirette da Karajan uscito negli anni 70 era corredato da un fascicolo con le foto degli orchestrali della Filarmonica di Berlino divisi per sezioni, più quelle dedicate al Maestro in pose “mitiche”. Al di là di questo però: fruscii, suono inscatolato, fragilità del supporto (sempre a rischio), scomodità di fruizione… quando arrivò il CD non mi parve vero che tutto questo calvario fosse finito. Comunque ecco il piano della pubblicazione:
Alla Quinta di Beethoven diretta Karajan (anni 60) seguiranno nientemeno la Sinfonia Fantastica di Berlioz in un Mercury diretto da Paul Paray e l’Uccello di Fuoco di Stravinskij diretto da Doráti (vinili da collezionismo, che in Italia a suo tempo non ebbero distribuzione regolare). I Carmina Burana probabilmente sono quelli diretti da Jochum. Insomma gli “over ….” come me passando dall’edicola si sentiranno momentaneamente 30/40 anni in meno….