Doppio Mendelssohn con Nemanja Radulovich alla OSN Rai.

Un programma “generoso” quello proposto da Nemanja Radulovich nel 7° concerto della Stagione OSN Rai.

Nemanja Radulovich

Nemanja Radulovich

I due concerti per violino e orchestra di Felix Mendelssohn-Bartholdy: il celeberrimo in mi minore op.64 e il meno conosciuto in re minore per violino e archi. Questo è una pagina composta da un Mendelssohn dodicenne, ritrovata casualmente da Yehudi Menuhin nel 1951, la quale rivela un compositore non solo in grado di metabolizzare modelli precedenti, ma già di mostrare una sua spiccata personalità nel movimento centrale (Andante). Avevo già ascoltato Radulovich due anni fa nel Concerto che inaugurava il Prix Italia e ne avevo già ammirato il virtuosismo (il Primo concerto di Paganini) unito a una fortissima sensibilità musicale. Qualità confermate in questa doppia performance mendelsohniana, dove ha messo un po’ in disparte il virtuosismo per esaltare invece la cantabilità delle due composizioni, interpretate quasi come Lieder ohne Worte. Accade così che una pagina come l’op.64, conosciuta da innumerevoli ascolti, finisca quasi con l’apparire nuova e inedita.

Nemanja Radulovich

Nemanja Radulovich

Ha dato poi sfogo al suo virtuosismo nel bis (un brano che non sono riuscito a identificare). Sul podio dell’OSN una vecchia conoscenza: Christian Arming, con un programma di suoi autori prediletti, oltre Mendelssohn, Schubert e Schumann.

Christian Arming

Di Schubert l’Ouverture in stile italiano D591, in cui sono rintracciabili reminiscenze rossiniane, di Schumann la Seconda Sinfonia op.61. Due belle performance con una Orchestra in gran forma.

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