La delusione e, credo, la rabbia dei musicofili torinesi per la defezione di Yuja Wang, che era attesa per tre concerti consecutivi (all’Unione Musicale e alla OSN Rai), [è il secondo anno consecutivo che ciò avviene ] sono state ampiamente compensate dalla disponibilità di Beatrice Rana a sostituire la collega assente e forse è davvero il caso di dire che non tutto il male vien per nuocere.
La 21enne pianista pugliese, allieva di Benedetto Lupo, si sta giustamente e meritatamente imponendo nel panorama musicale vincendo il II premio e il Premio del pubblico al “Van Cliburn” dello scorso anno, senza contare che nel 2011 aveva vinto il I premio al Concorso Internazionale di Montréal e in più il “Muzio Clementi”, il Concorso della Repubblica di San Marino, il “Bang & Olufsen”… E lo fa con un repertorio da mettere alle corde qualsiasi virtuoso. Il programma proposto a Torino in tre serate consecutive è già più che eloquente: Bach (Partita BWV 825), Schumann (Studi sinfonici op.13), Prokofiev (Sonata op.82) all’Unione Musicale; II Concerto di Prokofiev alla Rai. Strabiliante!!! Il Concerto di Prokofiev è la pagina che ha eseguito al “Van Cliburn” e credo che sia il caso di proporla:
È il concerto per piano di Prokofiev che io amo di più (lo preferisco al più celebre Terzo) e richiede un solista che sappia coniugare l’espressiva e lirica cantabilità al virtuosismo mirabolante (alla Rai le ultime esecuzioni sono state affidate ad acrobati della tastiera come Bronfman e Toradze) e Beatrice Rana, la cui esecuzione all’Auditorium Rai mi è sembrata sensibilmente migliore di questa già straordinaria del “Van Cliburn” forse anche per una maggiore intesa con direttore e orchestra, è l’interprete ideale.
Lo ammetto: aspettavo la Wang da almeno un anno, anzi facciamo due, ma confesso di non aver avuto rimpianti ieri sera al concerto di Beatrice Rana, anzi.
Successo di pubblico cui la Pianista ha risposto con due bis.
Sul podio Dima Slobodeniouk, già presente in questa stagione concertistica, che nella prima parte della serata ha diretto il Concerto in re per archi di Stavinskij, il cui Arioso è conosciuto agli ascoltatori di Radiotre, e la Prima Sinfonia op.21 di Beethoven, proposta con un organico sovradimensionato, come si usava ai vecchi tempi… Ma ho la sensazione che dopo anni di scrupoli filologici a questi vecchi tempi si stia forse gradualmente tornando, con buona pace di coloro che hanno versato inchiostri velenosi contro interpreti del passato prossimo che erano rimasti fedeli a vecchie consuetudini.
Ripresa tv e differita su Rai 5 in data da destinarsi.
Tag: Beatrice Rana, Beethoven, classica, concerti, concertisinfonici, Dima Slobodeniouk, music, musica, musicaclassica, OrchestraSinfonicaRai, pianisti, Prokofiev, Stravinskij
Maggio 9, 2014 alle 22:59
Ho visto la diretta web. Notevole esecuzione. La Wang può riporre il tubino nell’armadio.
Maggio 10, 2014 alle 19:39
Sono stato all’Auditorium venerdì. Davvero notevole. Beatrice Rana, tra l’altro, ha fatto tre bis.