CARMEN di Bizet da Vienna in diretta tv

Ieri sera su ORF e BR la diretta della Carmen dalla Wiener Staatsoper. L’allestimento proposto è quello storico firmato Franco Zeffirelli del 1978. Tale allestimento è entrato nel mito perché diretto allora da Carlos Kleiber (era il periodo aureo della collaborazione tra Zeffirelli e Kleiber) e perché aveva un cast vocale che vedeva Placido Domingo, Yelena Obratzova, Isobel Buchanan, Yuri Mazurok. Fu anche trasmesso in diretta tv da Raidue (incredibile oggi, ma allora presidente della Rai era Paolo Grassi!!!). Riproporlo oggi può essere interessante, ma il rischio dell’inevitabile confronto (facilitato anche dall’esistenza del video dello spettacolo del ’78) è penalizzante in partenza. Purtroppo del cast inizialmente previsto che vedeva Mariss Jansons alla direzione d’orchestra, Elina Garanca nel ruolo eponimo, Rolando Villazon in quello di José, Anna Netrebko in quello di Micaela e Ildebrando D’Arcangelo in quello di Escamillo sono rimasti solo la Netrebko e D’Arcangelo. Una defezione dopo l’altra (per vari motivi) ha ridimensionato il tutto. Jansons è stato sostituito da Andris Nelsons, nato nel ’78 come lo spettacolo in scena, la Garanca da Nadia Krasteva, mezzo soprano bulgaro attivo all’Opera di Vienna, Villazon da Massimo Giordano, giovane tenore italiano (omonimo del sindaco di Novara) che ha già cantato il ruolo a Berlino. Lo spettacolo era la carbon copy del precedente. A mio modestissimo parere non tra i migliori del Regista italiano, basato (allora) soprattutto sul carisma di chi era in scena e sul podio, oggi affidato ad artisti onesti, preparati, indubbiamente bravi, ma nulla più, si mostra irrimediabilmente datato. Chissà, forse col cast inizialmente previsto i risultati sarebbero stati diversi? Comunque la Krasteva ha bella voce, ma in scena mi è parsa piuttosto statica e, sinceramente, poco seduttiva.

Nadia Krasteva

Giordano rende abbastanza il José inibito e represso (forse fa riferimento allo spettacolo di Berlino?), ma non mi è sembrato memorabile per interpretazione vocale.

Massimo Giordano

La Netrebko è indubbiamente la migliore, sia vocalmente che scenicamente.

Anna Netrebko

D’Arcangelo è un valido Escamillo.

Ildebrando D'Arcangelo

Nelsons dirige bene, non passerà forse alla storia dell’interpretazione per questa performance, ma se la cava egregiamente.

Andris Nelsons ©R.Battye

Al contrario di ciò che fece Kleiber nel 1978, che fu indeciso per tutto lo spettacolo tra l’edizione con i parlati e quella di Guirod con i recitativi cantati (facendo una sorta di ibrido, in cui era comunque evidente la sua preferenza per Guirod e lo spettacolo vecchia tradizione, con l’Aragonaise, posposta al coro “A deux cuartos” e proposta come balletto!), Nelsons segue l’edizione opéra-comique (chi gli avrebbe oggi perdonato il contrario?) riducendo comunque all’osso i parlati, un po’ perché lo spettacolo era stato concepito per ciò che aveva fatto Kleiber, un po’ (forse) perché affidare i parlati a chi non ha padronanza della lingua francese può produrre effetti negativi.

Ripresa tv affidata a Karina Fibich, la stessa del Concerto di Capodanno 2010, che conferma la sua predilezione per le riprese dall’alto. Nel ’78 la ripresa fu curata da Zeffirelli stesso.

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