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Rachmaninov alla OSN Rai

marzo 23, 2023

Il prossimo 28 marzo è l’80° anniversario della morte di Sergej Rachmaninov e il prossimo 1° aprile il 150esimo della nascita.

È l’anno di Rachmaninov e l’OSN Rai lo ricorda nel corso della Stagione: eseguite già la Seconda Sinfonia, le Danze Sinfoniche, la Rapsodia su un tema di Paganini, la Terza Sinfonia, si attende il Primo Concerto per piano; non è da escludere che nella futura Stagione ci sia qualche altra composizione. La Rapsodia e la Terza Sinfonia sono state eseguite nel Concerto dello scorso giovedì 16 con replica venerdi 17. Protagonisti Juraj Valčuha e la pianista Yulianna Avdeeva. Valčuha è stato direttore principale dell’Orchestra e ogni suo ritorno è sempre gradito, la Avdeeva è stata Premio Chopin nel 2010 e viene definita “pianista di focoso temperamento e virtuosismo,suona con potenza, convinzione e sensibilità”. Qualità che ha messo in piena luce nella Rapsodia su un tema di Paganini op.43.

La Avdeeva nella Rapsodia. © Più Luce

Agli applausi ha concesso un bis dello stesso Autore giovedì e due bis venerdì (la Toccatina di Szpilman e una pagina bachiana).

La Avdeeva nel bis di Rachmaninov © Più luce

La Terza Sinfonia op.44 appartiene allo stesso periodo, è meno eseguita della Seconda e questa è la seconda esecuzione Rai a Torino: la prima fu nel 2011 sempre sotto la direzione di Valčuha che evidentemente ama questa composizione.

Valčuha dirige la Terza di Rachmaninov © Più luce

C’è il vezzo di definire hollywoodiana la musica di Rachmaninov e la presentazione sulla pagina dell’Orchestra non si sottrae a questa definizione. Ne ho già scritto in passato: Rachmaninov non ha mai composto per il cinema, sono state utilizzate alcune sue composizioni in alcune colonne sonore. Sono la Variazione n. 18 della Rapsodia, il Secondo Concerto op.18, il Terzo Concerto, il terzo movimento della Seconda Sinfonia. Non mi risulta che ce ne siano altre. A parte la Rapsodia le altre composizioni risalgono al periodo russo di Rachmaninov. Certo la bellezza dei temi e l’orchestrazione ben si prestavano all’utilizzo nelle colonne sonore, ma definire così il Musicista rischia di sminuirlo.

Valčuha dirige il secondo tempo della Terza ©Più Luce

Il Concerto si era aperto con la prima italiana di Turbulence op.11 di Lubica Cecovska, pagina a cui Valčuha tiene molto.

Il Concerto nella replica di Venerdì è disponibile sul portale di Rai Play e ne raccomando la visione anche perché essendo stato ripreso per essere trasmesso su Rai 5 (il 12 maggio) la qualità della ripresa è ottima.

Concerto Malofeev – Valcuha su Rai 5

dicembre 12, 2019

Stasera su Rai 5 andrà in onda un concerto della trascorsa Stagione della OSN Rai eseguito il 22 marzo 2019 all’Auditorium Toscanini di Torino con il giovanissimo Alexander Malofeev al pianoforte e Juraj Valčuha sul podio. In programma il celeberrimo Concerto n.1 op.23 di Ciaikovskij.

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Alexander Malofeev esegue Ciaikovski ©Più Luce

Malofeev era al suo secondo appuntamento con la OSN, nella precedente esibizione aveva eseguito la Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov.

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Successo al termine del Concerto ©Più Luce

Valčuha aveva aperto la serata con Othello op.93 di Dvorak. L’ouverture fa parte del Trittico Natura, vita e amore che a mio parere andrebbe eseguito integralmente (avviene di rado, alla OSN una sola volta con Gerd Albrecht sul podio). Delle tre ouverture Karnaval è la più nota, Othello è la meno eseguita. La scelta di Valčuha ha dato modo di riascoltarla, anche se solo nell’integrale si possono cogliere pienamente i significati della pagina.

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Valčuha dirige la OSN ©Più Luce

A chiusura le Danze Sinfoniche op.45 di Rachmaninov, ultima composizione sinfonica dell’Autore, una sorta di “quarta sinfonia” in cui torna il tema del Dies Irae che è un po’ una costante delle composizioni dell’Autore. Valčuha ama particolarmente questa pagina che aveva già diretto nel 2009 prima di divenire direttore principale dell’Orchestra e dà anche stavolta una notevole interpretazione.

 

CAVALLERIA RUSTICANA dai Sassi di Matera su Rai 5

agosto 3, 2019

In diretta differita dai Sassi di Matera stasera su Rai 5 Cavalleria Rusticana di Mascagni. Coprodotto da Fondazione Matera 2019 e Teatro San Carlo l’allestimento sarà in plein air: l’orchestra sarà collocata in una piazza ai piedi del Sasso Caveoso, mentre l’azione scenica si svilupperà in tre location limitrofe scelte per favorire la fruibilità da parte del pubblico su terrazze, belvedere e camminamenti. La regia è di Giorgio Barberio Corsetti, la direzione di Juraj Valčuha. Cast:  Veronica Simeoni (Santuzza), Roberto Aronica (Turiddu), Agostina Smimmero (Mamma Lucia), George Gagnidze (Alfio), Leyla Martinucci (Lola).

Primo Novecento musicale alla OSN Rai con Juraj Valčuha

gennaio 13, 2018

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Franz Schreker, Richard Strauss e Dmitri Shostakovich

Dalla Salome di Richard Strauss del 1905 alla Prima Sinfonia di Shostakovich del 1926 trascorrono 21 anni di intense trasformazioni, crollano imperi, nascono nuove realtà, il mondo non sarà più lo stesso. Il nono concerto della Stagione OSN Rai esprime bene questi mutamenti in atto: nessun musicista incarna musicalmente meglio di Richard Strauss quel mondo che crollerà con la fine della Grande Guerra giusto un secolo fa e Shostakovich con la sua I Sinfonia, composta a 19 anni, evidenzia alcuni segnali di una nuova realtà politico culturale. Juraj Valčuha è un fine conoscitore e interprete di questo periodo musicale e nel terzo appuntamento con l’Orchestra di cui è stato per anni direttore principale presenta un programma di notevole interesse che gravita su Richard Strauss, autore per cui ha una forte predilezione. Purtroppo la defezione del previsto soprano Krassimira Stoyanova ha fatto saltare il monologo della Marescialla dal Rosenkavalier, è rimasta la Danza dei sette veli e la scena finale da Salome, interpretata mirabilmente da Manuela Uhl che ha sostituito la collega assente.

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Manuela Uhl

In apertura il Vorspiel zu einem Drama di Franz Schreker, un brano che rielabora il preludio dell’opera Die Gezeichneten, divenendo quasi una sorta di poema sinfonico straussiano. Nonostante si tratti di pagina poco conosciuta di un autore poco noto ha goduto di una discreta attenzione alla Rai di Torino: l’ultima esecuzione risale al 2010 e precedentemente alla Sinfonica di Torino Rai almeno due esecuzioni (1979 e 1989); non saranno tantissime, ma considerando che pagine ben più note non sono mai state eseguite…..

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Nella seconda parte della serata la Prima Sinfonia di Shostakovich, composizione di un Musicista di 19 anni, che attirò l’attenzione anche al di fuori dell’URSS. Accanto alle reminiscenze di Prokof’ev, Stravinskij e Ciaikovskij sono già presenti le caratteristiche dello stile dello Shostakovich maturo. Valčuha ne ha dato un’interpretazione misurata ed equilibrata, ben assecondato da un’orchestra sempre più in forma.

Musica francese alla Stagione OSN Rai con Valčuha e Cominati

dicembre 2, 2017

Juraj Valčuha è tornato sul podio della OSN Rai con un programma tutto francese. Un repertorio a lui molto congeniale come ha spesso dimostrato negli anni che lo hanno visto direttore principale dell’Orchestra. Memorabile fu ad es. il Pelléas et Mélisande di Debussy con cui inaugurò la Stagione di un paio di anni fa.

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Juraj Valčuha ©Più luce

E proprio a Debussy è dedicata la prima parte del Concerto. “Pezzo forte” la Fantaisie per piano e orchestra, brano giovanile ripudiato dall’Autore che ne impedì l’esecuzione, finché fu in vita (fu eseguito postumo nel 1919). Ne è stato solista Roberto Cominati, che di Debussy si è rivelato grande interprete.

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Esecuzione della Fantasia di Debussy ©Più Luce

Ama la Fantaisie, che aveva eseguito con Valčuha a Bratislava, e ne riconosce i pregi: «Un’orchestrazione importante e accuratissima, tanto per cominciare. E il secondo tempo è magnifico, specie nella sezione lenta, la cui cantabilità avvolgente sembra anticipare certe sonorità moderne e un andamento quasi alla Bill Evans. La seconda parte del brano resta, secondo me, la più interessante sotto il profilo armonico. Timbricamente, però, è l’intero lavoro a risultare straordinario» (intervista a Sistema Musica). Difatti è una pagina molto interessante e meriterebbe una maggior diffusione. L’esecuzione è stata magistrale e l’intesa tra Solista e Orchestra perfetta. Applaudito a lungo Cominati ha proposto due bis: Claire de lune di Debussy e la trascrizione di Moszkowsky del “Lascia che io pianga” di Handel.

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Cominati esegue i bis © Più luce

La serata era iniziata con un brano di gran lunga più conosciuto: Ibéria da Images pour orchestre , reso in tutto il suo fascino timbrico e in tutta la magia di colori.

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Le percussioni in Ibéria © Più Luce

La seconda parte del concerto è iniziata con la Suite dalle musiche di scena per Pelléas et Mélisande di Gabriel Fauré. Pagina di estrema raffinatezza assente forse da troppo tempo dalle Stagioni Rai  di Torino (un refuso del programma farebbe risalire agli inizi del Basso Medioevo l’ultima esecuzione, ma in ogni caso i 32 anni di assenza sono tanti). Bene ha fatto Valčuha a riproporla.

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Juraj Valčuha ©Più Luce

Si conclude con le musiche per balletto dal Faust di Gounod. Il balletto fu inserito da Gounod nel V atto dell’opera per soddisfare le richieste dell’Opéra di Parigi. Di solito viene espunto dalle rappresentazioni, ma ebbe soprattutto in passato una buona fortuna discografica e vanta incisioni di Karajan, Solti, Ozawa, Fistoulari, Gibson…, e non a torto, poiché è, a mio parere, una delle più riuscite musiche per balletto del grand opéra, di molto superiore ad es. a quelle inserite nel Roméo et Juliette di Gounod. Valčuha ha diretto nello scorso gennaio a Firenze un’edizione del Faust con la regia di McVicar in cui ha ricevuto notevoli consensi di critica e forse è rimasto sedotto da questo balletto che ha voluto proporre a conclusione di serata. Riuscitissima prova dell’Orchestra soprattutto nella Danse antique, nelle Variations de Cléopatre e in modo particolare nella scatenata Danse de Phryné.

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L’OSN diretta da Valčuha nel concerto ©Più Luce

Applausi finali calorosi e meritatissimi.