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Ottorino Respighi fu un grande musicista, ma se all’estero non hanno dubbi in proposito in Italia lo si continua a considerare con sufficienza. Deve giungere un direttore texano, Robert Trevino, per ricordare la grandezza di Respighi e proporre le sue composizioni per orchestra più famose: i tre poemi sinfonici dedicati a Roma. Le fontane di Roma, I pini di Roma, Feste romane.
Robert Trevino dirige Respighi © Più luce
Sono stati eseguiti non in ordine cronologico, ma anticipando nella prima parte Feste romane che risale al 1928, forse per terminare con I pini della via Appia, brano di sicuro effetto e presa sul pubblico e che vede il timpano in evidenza.
Claudio Romano al timpano © Più luce
C’è una ragione: Claudio Romano dopo 44 anni di attività nell’Orchestra di Rai Roma e nella OSN Rai va in pensione; è l’ultimo suo concerto e chiude davvero in bellezza. Devo dire che mi mancherà moltissimo, senza far torto a nessuno è difficile trovare un timpanista come lui.
Trevino e Biagio Zoli (altro timpanista dell’Orchestra) salutano il M.° Romano © Più Luce
Dei tre poemi sinfonici Feste romane è il meno eseguito. La OSN lo ha eseguito una sola volta nel 2012 in un concerto “straordinario” fuori abbonamento prima di Natale, la volta precedente nelle stagioni Rai risale al 1977 sotto la direzione di Nino Sanzogno. Anche stavolta un concerto fuori abbonamento. Invece gli altri due hanno avuto maggior fortuna. soprattutto Pini di Roma, che è dei tre il più conosciuto, eseguito e inciso. Il mio preferito è invece Fontane di Roma, secondo me il più bello dei tre. Trevino è un grande ammiratore della musica di Respighi e non comprende la scarsa considerazione dei critici italiani al riguardo. Forse ragioni idelogiche? (l’ipotesi è mia). Le stesse che forse stanno alla base della scarsa considerazione dei Musicisti della cosiddetta Generazione Ottanta che ebbero la ventura di vivere e operare in parte durante il periodo fascista. Non voglio insistere al riguardo per non urtare eventualmente la sensibilità dei miei pochi lettori: ognuno la pensi come meglio crede. Trevino statunitense di origine messicana non si pone di questi problemi e ha dato una sfolgorante esecuzione con un’Orchestra che nulla ha da invidiare alle maggiori orchestre europee.
Esecuzione de I pini della via Appia © Più luce